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super Mario Baluba

Certo che siamo proprio "itagliani" eh... Juve-Inter, altro che partita della riconciliazione...
Miiiii Del Piero era indiavolato, velocissimo, si è dopato?
Ma questo interista Mario Balotelli, ghanese di origine, palermitano di nascita e bresciano d'adozione, con "una storia incredibile alle spalle" (il telecronista Paris direbbe "è nero e si chiama Mario Balotelli quindi è SICURAMENTE ITALIANO"...'sto telecronista c'ha il radar per gli ululati razzisti...appena li sente, scatta indignato... "e però" poi fa discorsi senza senso, fa il razzista coi milanesi, ecc.), tutti a esaltarlo perchè è l'ennesimo nuovo "bovero negro" dell'Inter ("complimenti da tutto il mondo del calcio"..da me, NO), "e però" (piccolo particolare eh), andava espulso 3 VOLTE, dove ha imparato a tirare le gomitate? (doppie gomitate, e con fallo di mano) In mezzo ai baluba africani o gliele ha insegnate lo slavo bastardo Ibrahimovic? (E non c'era per caso eh doppio fallo sul suo primo gol, oltre a un altro fallo di mano?) Piccolo particolare: l'Inter doveva giocare in 9 già nel primo tempo (quindi Balota-Baluba non avrebbe segnato neanche questo, 2 gol da togliere), e anche un altro simppppatttttico negretto (come direbbe Moratti), "Pelè" (di nome ma non di fatto, destinato a fallire ed essere preso per i fondelli già solo per il nome), andava espulso, fallaccio da cartellino arancione su Del Piero che stava tirando, e fallo di mano. Da questi fatti, capiamo che in Italia ci sono ancora i comunisti al potere, e "Petrolio Italia" nero Moratti. Come diceva il grande Gianni Brera: siamo un paese arabo senza petrolio. Ci pensa la ditta Mortadella-Moratti...in collaborazione con la Telecom-unisti... (quel caso sinistro mi è rimasto sullo stomaco... naturalmente è tutto finito a tarallucci e vino eh...all'italiana...)
Ma sono contento, così con la grande Coppppppa Italia l'Inter sprecherà energie... L'immigrato argentino "cittadino" italiano Camoranesi poi si è fatto riconoscere...
Ho notato uno striscione dell'Inter con scritto FRANCESE PRESENTE... wow, fantastico... E il loro francese negretto Vieria ha fatto un intervento a gamba tesa da cartellino arancione, naturalmente non sanzionato.
Inter metafora dell'immigrazione, dell'indulto, del buonismo ipocrita.

Quando ce l'ho su con qualcuno di colore, è evidente che ce lo su perchè si comporta male, o perchè è interista ghghghgh, ecc., il motivo non è certo il colore della pelle, è un altro tipo di razzismo... Piuttosto, ce l'ho su coi sinistri perchè, anche senza che lo dicano, difendono qualche nero solo perchè "è un povero nero", questo sì che è razzismo! Ma chi sono i neri, degli handicappati? Non vedo in cosa. Poi a un inglesista come me, con l'Inghilterra piena di neri, avercela su coi neri solo perchè sono neri, è una cosa impensabile.

Passiamo a giocatori seri và...

Ecco il Balotelli inglese, Sturridge fa sognare il City

A 13 anni aveva già lo sponsor: ora, a 18, in quattro giorni ha segnato due gol (uno coppa, l'altro in Premier). Nipote d'arte, letale in campo e spregiudicato fuori, Daniel Sturridge ha reso inutile Rolando Bianchi. E minaccia di non fermarsi qui

A 13 anni già aveva firmato un contratto di sponsorizzazione con l’Adidas. Ora quel giovanotto, Daniel Sturridge, di anni ne ha 18, e nel giro di quattro giorni ha segnato due gol: uno in Coppa d’Inghilterra, l’altro in campionato, giocando in tutto 117 minuti contro Sheffield United e Derby County. Una parabola simile a quella dell’interista Mario Balotelli. Capirete perché il Manchester City, la squadra che ha la fortuna di averlo in rosa, ha lasciato partire senza rimpianti Rolando Bianchi.
COVENTRY INCASSA – Sturridge è un tipo che va di fretta. A parte il contratto con l’Adidas, non si è fatto scrupoli nel cambiare squadra già in tenera età: prodotto del vivaio dell’Aston Villa, a 12 anni è passato al Coventry, da dove poi se n’è andato nel giro di 14 mesi. Per trasferirsi appunto a Manchester, sponda City. Un acquisto che la Federcalcio inglese reputò sospetto, tanto da costringere i Citizens a pagare alla squadra delle Midlands una penale di 30mila sterline (40mila euro), e di 200mila (270mila euro) nel momento in cui Daniel avesse toccato le 40 presenze in prima squadra. Ancora, quando sarà raggiunto questo traguardo gli “Sky Blues” guadagneranno una percentuale del 10 per cento ogni volta che il cartellino di Daniel sarà ceduto in via definitiva. E vedendo l’interesse di molti club europei (Barcellona, Arsenal, Liverpool, Chelsea) nei confronti del ragazzo, a Coventry stanno già tirando a lucido i registratori di cassa.
RAPACE – Quattro giorni fa per recuperare lo svantaggio di due gol al Bramall Lane di Sheffield, Sven Goran Eriksson ha guardato la sua panchina e ha detto: “Sì, tu, giovincello col numero 36, scaldati che tra poco entri”. Sissignore. Il biglietto da visita di Sturridge? Sinistro al volo sotto l’incrocio, bello ma inutile per il passaggio del turno in Coppa d’Inghilterra. Ieri a Derby (città dove lo zio di Daniel, Dean, ha giocato per dieci anni lasciando ricordi indelebili) è sceso in campo dall’inizio e ha rimediato all’autorete del cinese Sun Jihai correggendo in rete un cross del bulgaro Petrov. Due partite, due gol. Meglio del suo coetaneo Theo Walcott, assai più strombazzato, ma ancora a secco in Premier League dopo un paio di stagioni con l’Arsenal. Già, i Gunners: Sturridge è un loro dichiarato tifoso. Fossimo nei panni del buon Theo ci preoccuperemmo. Così come in quelli di Bianchi: anche se dovesse tornare al Manchester City a fine campionato, troverebbe nuovamente il suo posto occupato.
Alessandro Ruta


MARADONA: ALL APOLOGIES

L'argentino perenne immigrato mariuolo Diego Armando "Che Guevara" Maradona si è scusato ancora con gli inglesi per il gol di mano del 1986... Motivo: sta cercando una panchina per allenare in Inghilterra, e anche le scuse erano per soldi, visti i compensi dati dai tabloid inglesi per gli scoop. Anzichè continuare a scusarsi, dovrebbe restituire il titolo di campione del mondo, come hanno fatto gli atleti dopati (tra l'altro pure lui era dopato...). Il doping è una cosa, la furbizia un'altra: e lui è il campione del mondo sia del doping che della furbizia... Per fortuna ha ammesso di non essere il migliore come invece dicono tanti... "Se non fossi stato un calciatore drogato sarei stato di gran lunga il migliore di sempre. Senza discussione." (un po' di arroganza va sempre mantenuta eh...)

Qualche giorno dopo, da bravo falso sinistro, Maradona ha ritrattato, smentendo di essersi scusato (prima prende i soldi, poi scappa), perchè i...compagni (in tutti i sensi) lo accusano di "alto tradimento"... (eh sì, riconoscere di aver rubato è alto tradimento...). Poi l'ho visto in un filmato in cui baciava la mano a una serie di modelle sui 20 anni... NON si bacia la mano alle ragazze, ma alle signore di almeno 30-35 anni... se lo fai a una ragazza le dai della vecchia...
El Pibe de oro? (el Pube?) El Pirla de oro!

Le donne NON si picchiano



Ho visto Al Bano picchiare Christine la bionda inglesina-milanesina del Grande Fratello...(prima era la mia preferita, dopo questa cosa ancora di più) ...mia sorella partecipava ai suoi programmi, peccato non più, perchè se incontro Al Bano giuro che gli do una manica di botte (deve finirla di alzare le mani, ci vuole forse qualcuno che le alza con lui per farglielo capire?), non me ne frega se mi arrestano, mi attacco a lui come un koala, prima gli stacco gli ultimi capelli che ha, poi comincio a menare. Te set propi un terùn! Le donne NON si picchiano, punto.
Sono in contatto con le figlie di Al Bano... Christel e Romina... adesso gli dico: scusate, devo picchiare vostro padre. Non ricordo chi era stato tra Al Bano e Romina Power a lasciare uno o l'altro, fatto sta che è proprio un coglione e Romina Power una gran donna, americana.
Al Bano dice di aver inventato il "vino della PACE"... e però poi si mette a menare gente in giro, donne comprese. Mi sa che il vino gli va per traverso... (tra l'altro quel vino non l'ha inventato lui, esisteva già).

RIDICOLISSIMO Al Bano nel ricevere il Tapiro, patetico quanto un discorso di Veltroni, dice che lui "ha ricevuto un'ETICA da piccolo", dice che vuole "salvaguardare quel mondo che almeno è ancora innocente"... eh sì, invece far vedere ai "bambini" (che ne sanno più di lui del vibratore) che mette le mani addosso (a una donna) è educativo ed etico eh... Piccolo particolare: nelle sue finte scuse, in cui prendeva tempo e non sapeva più su quale specchio arrampicarsi, NON ha detto che non si picchiano le donne. Per fortuna ha detto almeno che nel riguardarsi si è fatto schifo (ovviamente però dando la colpa agli altri che provocano, ma certo... è pure colpa del governo precedente...).

LA SINISTRA: LA ZATTERA NAUFRAGATA DELLA MEDUSA


Il leghista Castelli, oltre ad accostare le frasi di Mussolini a quelle di Mortadella (praticamente uguali, irriconoscibili le une delle altre), ha richiamato il famoso dipinto del francese Géricault, "Le radeau de la Meduse", la zattera della Medusa. La sinistra è proprio così, una ciurma incapace a una lunga navigazione, un NAUFRAGIO di francesi (godo ghghgh - i sinistri sono tutti filo-francesi...), su una zattera mal assortita, una MEDUSA tentacolare con mani che prendono dappertutto... Il naufragio accadde realmente, nel 1816, la FREGATA (ghghghgh) della marina francese, incagliatasi vicino alle coste dell'AFRICA... a causa dell'incapacità del comandante (Mortadella?) De Chaumaray. Dei 139 naufraghi (poco più dei 103 sinistri al governo...), solo 13 vennero raccolti (l'Udeur? ghghghgh), 13 giorni dopo (tutti numeri portasfiga col 13 dentro), dal battello Argus. Loro vogliono il "governo BALNEARE"... ma come? Se è già stato balneare per 2 anni? Annate ar mare!!!

Le ultime parole famose:
"Siamo convinti che la coalizione guidata da Romano Prodi abbia i titoli atti a governare al meglio per i prossimi cinque anni".
(Paolo Mieli, direttore del Corriere della Sega, 28 marzo 2006, famoso articolo-editoriale di prima pagina, in cui raccomandava agli italiani di votare sinistra e secondo lui sembrava che la sinistra andasse tutta d'amore e d'accordo, solita irrealtà sinistra, nella realtà invece due anni sull'orlo del precipizio)


MITICO...Avete letto sul giornale i 7 punti del programma di Silvio, contrapposti ai numeri 13 e 17 sfigati dei sinistri che vengono fuori da tutte le parti? Invece Silvio 7 il numero dell'amore... ti amiamo Silvio!!!!!!! :-D ...Mica come il libretto di 300 pagine del "programma" del Mortadella...quello "la serietà al governo" e "felicità per tutti"...non solo non hanno combinato niente, ma hanno fatto pure danni sul resto, su quello che andava già bene...mai cambiare quello che va bene, illudendosi di migliorarlo... i sinistri potevano fare la riforma elettorale, invece manco quella, vogliono farla proprio adesso per perdere tempo...

CAMBIA IL VENTO

E' finita la pacchia per l'Inter-Petrolio Italia Moratti, guarda caso appena caduto il Morta, l'Inter riceve i primi "torti"...sta cambiando il vento...prevedo la Juve col vento in poppa...
Naturalmente il Milan continua a ricevere torti, quella è una costante. Chiaramente per i sinistri è la solita squadra favorita (lo vedono solo loro) perchè ovviamente "Berlusconi ha il controllo dell'informazione e degli arbitri" (su Marte?).
Bianchi tornato dall'Inghilterra, abituato al gioco duro, qui subito espulso... te credo, qui è calcio da femminucce, direbbe Mark Lenders :). Rolando dovevi rimanere al magico City!

Mi fanno troppo ridere i sinistri in giro, quando parlano di Berlusconi, come sempre dicono le solite cose che non stanno nè in cielo nè in terra, e tra tutte le boiate e i classici "mafioso, fascista, nano, bla bla bla" (loro sono più alti, quindi superiori), fanno "gli onesti", gli onestoni (insomma tipo Moratti), dicendo robe tipo "e però bisogna dire che Berlusconi è un tipo carismatico, questo bisogna riconoscerlo"... in questo modo si sentono "in pace col mondo", nonostante le altre loro frasi siano una marea di insulti a vanvera, minacce, ecc. praticamente tutte robe insensate senza fondamento che forse hanno letto su Topolino, quello indagato a Napoli in dicembre una settimana prima di Berlusconi...
Questi personaggi sono tutti tipi intorno ai 20 anni circa, freschi di studi, esperienze di lavoro zero, che parlano di politica come se ne sapessero qualcosa (naturalmente noi invece "non ne capiamo niente"...mi sa che dovrebbero parlare per loro...), attaccano coi soliti discorsoni sulla tolleranza, sul rispetto (a parole), parlano a vanvera di "governi precedenti" senza tener conto che loro erano all'asilo, e ne hanno poi letto da qualche fonte sinistra, si vantano di aver preso 100/100 alla maturità delle scuole sinistre italiane, e quindi si sentono "maturi", loro "amano le citazioni", loro "studiano giurisprudenza" (notare che devono dire queste cose per dimostrare di essere intelligenti..), fanno i saccenti tipo D'Alema, credendo che studiare di più li faccia diventare più onesti e intelligenti, quindi non gli si può dire niente perchè sono degli intelligentoni, "antropologicamente superiori" (crescono bene...). Finchè ci sarà gente così, l'Italia sarà sempre sempre sempre indietro.

Grande il Capo dello Stato Comunista 90enne, che deve "prendere una pausa di riflessione", in pratica deve fare un altro pisolino, tanto l'Italia va avanti eh...perchè l'Italia è "una Repubblica fondata sul RIPOSO"... Nel frattempo, Silvio continua ad essere assolto ai processi, nonostante le "toghe rosse" italiane... ma sì, e poi avete notato che Silvio continua a fare il pugno chiuso? Quel comunista! ghghghghgh (sicuramente è più di sinistra lui che Veltroni)

bloGiornale


era Hulk...ora è diventato Superman Silvio

il www.blogiornale.blogspot.com è diventato www.blogiornale.com

Roberto Mercandalli nuovo idolo

Molto azzeccata questa edizione del Grande Fratello: i concorrenti devono costruire la casa, vivendo momentaneamente in una specie di camping... Praticamente, una metafora dell'Italia nell'attuale situazione post-mortadelliana. Adesso il GF si è accorto che le condizioni di vita al camping sono pietose e li trasferisce in casa in anticipo... in pratica: è caduto il "governo" anche lì...

Nuovo personaggio: Roberto Mercandalli, il cummenda milanese del GF.
Una via di mezzo tra il Berlüsca e il Marco Ranzani ghghghgh...uè quant'è la baracca qui che sponsorizzo io! ghghghgh ..ghe pensi mì... dice: "scusa ma io ho il vizio di parlare in milanese" :))) ...ed è proprio un tipico milanese...dà lezioni di eleganza, ha casa a Loano, al mare dei milanesi... un vero leader...non a caso nominato "direttore dei lavori"... deve tenere alta la bandiera milanese ovvero inglese...
Fa lo Iulm...te pareva... fuori corso, ovvio :). Devo troppo scrivere un libretto anche su di lui.. Ovvio che la Gialappa's ha già verrà preso di mira lui.. Meglio di Medioman, meglio di Ottusangolo, meglio di Orsacchio.
Dice robe tipo "questo mi lusinga", "molto lieto", "lo apprezzo", "ti stimo molto" ghghghgh C'ha un po' anche del Celentano, no? Diventerà un personaggio... (all'inizio mi sembrava fingesse un po' eh...). Adesso che non c'è più Guido Nicheli, il cummenda sciur Zampetti, c'è il Mercandalli che può sostituirlo (e anche Raffaello Tonon). Parla come in caserma.."ti vedo operativo"...però con stile, senza dare ordini, l'esatto contrario dell'ingegnere arabo Alì...

DESCRIZIONE PERSONAGGIO

Roberto si definisce elegante, particolare, un'incarnazione dello yuppie anni '80. Gli amici lo chiamano "il cummenda" e se di primo impatto può sembrare uno sbruffone, conoscendolo meglio si rivela un ragazzo sensibile e altruista. Gli piace curare nei minimi dettagli il suo look e veste solo abiti sartoriali: per lui la grammatura di una giacca è un particolare di estrema importanza! Nonostante la giovane età, non ama molto le discoteche e preferisce la musica italiana anni '70 e '80. In gruppo è un trascinatore: "con grande educazione faccio venire a galla le mie idee e solitamente c'è sempre qualcuno che le condivide". È molto ambizioso e il suo sogno è quello di farsi strada nell'ambiente imprenditoriale, anche se non gli dispiacerebbe affacciarsi al mondo dello spettacolo: "non mi dispiacerebbe fare qualche esperienza da produttore". Roberto vive con i genitori e con entrambi ha un buon rapporto. Il padre Aldo è il suo migliore amico e riguardo agli studi del figlio, che non ha ancora portato a termine, dice: "è un ragazzo intelligente, ma non ha molta volontà". Per la mamma Anna "è un ragazzo adorabile e rispecchia la bontà in persona". Roberto ha anche un fratello più grande che vive con la sua compagna e che non vede spesso. È fidanzato da quasi nove anni con Elena, la quale, peraltro, lavora per la sua azienda. Nella casa del Grande Fratello, come nella vita, Roberto non sarebbe in sintonia con gli opportunisti e farebbe in modo di far venir fuori la loro reale natura: "li porterei a scoprirsi".
Partecipa a GF perché: "appagherei il mio narcisismo e allo stesso tempo cercherei di smentire il concetto di "figlio di papà" superficiale e privo di valori".

LE PRIME PERLE, Mercandalli docet:
(peccato che lo fanno solo mezz'oretta alle 6 di sera su Canale 5, non perdetevelo :))

"Ho un'attività parallela all'azienda di famiglia!"

"meno male che sei attivo!"

"Guarda ti ho sistemato la situation!"

"Ma tu sei un concorrente?"
muahahahahahaha

(ad Alice il pugile..urca): ma dai la moquette la mettiamo noi maschi, alle donne non faccio fare ste cose.... (poi arriva Silvia il trans, lui lo guarda...e gli fa: a te però te la faccio mettere!!
muahahahahahahahahaha

"Amo la San Babila anni 60-70!"
(a San Babila Silvio ha fatto nascere il nuovo partito :)

"Beh...diciamo che rientri nel mio target..."

"Perdonami l'approccio ma ero sovrappensiero..."

"Io sono un consulente su tutto"
ghghghghgh Mito!!

"Bella la location eh?"
ghghghghgh

"Ma lui lo conoscete? ..Allora ve lo presento!"
(ghghghgh lui conosce anche quelli che non conosce :)))

(ha già fatto colpo su TUTTE le donne...è una belva... Lo adorano dopo 2 giorni... l'inglesina-milanese ha già detto di avere "molto piacere di dormire con lui"...)

"Per la sciura Carmela bisogna avere un certo riguardo... adesso in questi giorni organizzo io... sì perchè purtroppo io sono un organizzatore!"

(al trans): "Tu hai degli ottimi ormoni... sì perchè hai il capello lucido!"

"Guarda, il pezzo che ho fatto io è precisissimo... Purtroppo uno dei miei limiti è sempre stato la manualità! ... Non prendere iniziative!" (ghghghgh anche questa frase è del gergo militare)

"Devo far prendere aria a tutte le camicie... eh però mi sto stressando!"

"Tu sei una bella sbarbatina (ghghghghgh) e di presenza mi coinvolgi!"

"Lei è molto femmina...ma PER ORA non ho secondi fini"

"Cos'è che dice Alì? Che ha una sensibilità superiore a tutti noi? ... Dopo ne parliamo di questa cosa eh! ... Va che non parla mica bene in italiano eh..."

"C'è un tipo di Milano che mi fa i guanti"...

"A me piace viaggiare ma sento la necessità di tornare a Milano perchè mi manca lo smog e la nebbia".
Mitico!!!

Una delle napoletane lo ha criticato perchè "non ha mai visto un attrezzo in vita sua, quindi non può fare il capo"... invece lui è proprio il tipo giusto, lavorando tra l'altro nel campo dell'arredamento. Poi si è ravveduta su di lui eh... Certo che è un ragazzo veramente brutto, ma ci sa troppo fare, mitico! Un esempio per tutti!

I DIFETTI DEL MERCANDALLI

Sono rimasto un po' deluso dal Mercandalli, lo stimo di meno ghghghghgh, quando ha detto frasi tipo "...a me piace l'uomo francese un po' checca..." ...eh no eh...
Anche quando fa: "Questo è un costumino Saint Tropez anni '70... Lo metterò con le scarpe di cervo... ci sarà occasione!" (mostrando un costume slip impresentabile).
E continua a sbagliare con le fanciulle (ciononostante ha un successo enorme...), si vede proprio che è fidanzato, ha un po' perso lo slancio giusto...
Errori tipo: non si chiede l'età a una donna... soprattutto a quelle lì intorno ai 28 anni, cioè l'età in cui cominciano a diventare vecchie...ghghghgh
E' un po' un pirla eh... :) ...la prima cosa che ha detto alla gnocca: "scusa sono in difficoltà col GUANTO"... non è proprio beneaugurante eh... errori di gioventù...piuttosto è meglio non dir niente, i timidi fanno più colpo di una cazzata.... dai la prima impressione è fondamentale... lei infatti subito snob: ma siamo gli unici qui dentro? ...E' il 2 di picche più veloce della storia... Partenza sbagliata, sciur cumenda... (vabbè che è fidanzato da 8 anni...grande stile nel NON scegliere una gnocca per formare la coppia al piano di sopra...)

La sinistra si caga sotto

Veltroni ha detto che "FA APPELLO AL SENSO DI RESPONSABILITA', NO A ELEZIONI ANTICIPATE"... se lo dice lui, subito al voto!!!!!!! D'Alema ha detto lo stesso.
A questi non gli è bastato aver fatto danni enormi e perso tempo per 617 giorni (durata sfigata del "governo" sinistro), prendono altro tempo perchè sanno di perdere (e di brutto) e si stanno cagando addosso. Si attaccano al "BENE DELL'ITALIA"... con quale faccia di merda dicono 'ste cose? Solo dei miserabili babbei, che non abbiano al mondo nulla di cui essere orgogliosi, si appigliano all'ultima risorsa per esserlo, cioè alla nazione cui appartengono (Arthur Schopenhauer).
Mi raccomando alle prossime elezioni votate sinistra eh!

VELTRONI, IL CAMPIONE DEL BUONISMO IPOCRITA

"Un piacione che ama piacere, un favolatore che illude la gente, un conciliatore degli inconciliabili".
(Giampaolo Pansa)


"E' un elencatore di luoghi comuni, parla di cose c
he non sa, cita libri che non legge, è un anglista che non conosce l'inglese, un buonista senza bontà, un americano senza America, un professionista senza professione".
(Filippo Mancuso)

Il "PD" poi è invenzione mortadelliana... occhio Ualter Ueltroni che ti porti dietro la sfiga! Nasci perdente!

Le ultime parole famose della sinistra negli ultimi 2 anni: se cade Prodi si vota...



il "Grande" Puffo Prodi

A CASAAAAAAAAAAA !!!!!!



E' caduto il "governo" Prodi. Cos'è che dice Marini, non stiamo mica all'ostAria?! mwahahahaha SIIIIIIIII !!!!!!!!!!!!! LA BOTTIGLIA !!!!!!!! SI FESTEGGIA!!!!!!!!!!!!!! (dovrebbero farlo anche i sinistri...perchè era una figuraccia continua... e invece cosa dicono? Criticano indignati questi qui che festeggiano...muahahahaha come gli brucia!!! Continuate a rosicare!!! Godiamo di più!!! Sembrano proprio l'Inter, che ha da ridire di ogni successo del Milan... eh c'è chi nasce perdente... può vincere qualche volta, imbrogliando, ma se è nel DNA...)

mortadella & champagne!

E dopo due anni di "risus abundat in ore stultorum", ride bene chi ride ultimo! Oh, qual'è l'ultima ideona sinistra che ho sentito? Un governo BALNEARE... sì, andate al mare!!!!!!!!!!!!
E' incredibile (ma mica tanto, siamo in Italia) che c'è ancora gente che difenda Prodi: leggo cose sui commenti comodi in giro del tipo che "è colpa della tv", in mezzo ai soliti insulti e minacce di morte, perchè noi destri invece dobbiamo "tornare HA scuola", "ANNO messo", "davanti HAI miei figli"... poveretti, solite scuole italiane comuniste, coi "professoroni" anti-Papa... analfabeti!!!
Sono un grande, ho azzeccato il titolo del Giornale di oggi, titolan

do (ieri) sul blogiornale "A CASA" ehehehe (era difficile eh :))...avrei forse dovuto scrivere "HA casa"? ghghghgh ...sono "(h)antropologicamente superiore"... Si realizza così il programma del Mortadella: felicità per tutti. I comunisti tornano all'opposizione, così sono contenti, proteste, manifestazioni, ecc., le uniche cose che sanno fare.

Ed ecco in questo video la reazione degli italiani alla triste notizia della caduta del governo... (mitico gol di Marco Tardelli in Spagna, uno dei miei primi ricordi di vita). Eh non ci sono più i Presidenti della Repubblica di una volta...

SI VOTA


pa-pa-ra-pa-pa-pa-pa la-maggioranza-non-c'è-più (c'è mai stata?)
notiziona: governo in bilico. Sì, dall'aprile 2006.
Davvero significativo che cada perchè uno solo, attaccato alla famiglia, ne esce, uno "intelligente" che dice robe tipo I am Parliamentary Europey! I am my wife! ghghghgh ..chissà gli altri sinistri...
Mastella vuole prendersi i meriti di far cadere il governo...
Ecco cosa succede a schierarsi contro la Chiesa come han fatto i sinistri... porta una sfiga pazzesca... da lassù gli hanno giocato lo scherzetto...
"Tutti gli elementi di destabilizzazione sono giunti dal centro. Chiesa compresa".
(Paolo Ferrero, Ministro della Solidarietà)
Ah avete capito... Per loro, se non vanno d'accordo col Papa, non è colpa della sinistra (specialmente estrema), ma della Chiesa, che destabilizza il loro "grande equilibrio" spostato a sinistra e continuamente diviso... Completamente imbecilli.
Adesso inizia la fase della "melina"...per chi non conosce il gergo calcistico, trattasi della perdita di tempo per far finire la partita, che i sinistri vorrebbero durasse fino a ottobre... (per le pensioni).
Dal vocabolario, MELINA= gioco BOLOGNESE (come Mortadella!!) consistente nel passarsi un cappello lanciandolo sopra la testa del proprietario senza farglielo prendere.
Mortadella: "Voglio guardare in faccia chi avrà il coraggio di cacciarmi. Ho rimesso in piedi il Paese. Se si va al voto mi ricandido".
...io in faccia gli sputerei... il paese quale, quello suo in provincia di Reggio Emilia?
MI RACCOMANDO: ALLE PROSSIME ELEZIONI VOTATE: MORTADELLA. Cazzo io lo voto veramente...poverino... Voti ricevuti: UNO ghghghgh... Un eroe della Resistenza. Fuori tempo. In mutande (noi, più che lui). Questi politici sinistri sono persone completamente incoscienti.

SINISTRA=POLITICA?????

Nei "momenti" di maggior difficoltà, i sinistri fanno questo discorso (stavolta Bertinotti): la politica vive momenti di grande difficoltà, bla bla bla, e (ATTENZIONE) i cittadini e i giovani si sentono distanti dalla politica, bla bla bla...
NO, caro Faustone...semmai distanti dalla SINISTRA, non dalla politica, imbecille! Se siete delle schiappe, non date come al solito la colpa agli altri, colpa di Berlusconi, colpa del governo precedente, ecc. Voi non siete la politica eh! Vanitosoni.. (proprio come il Presidentone dell'Inter, che si crede di essere il calcio in persona...e guarda caso anche lui è di sinistra). E' come se una squadra di calcio gioca malissimo, e allora ai tifosi di tutte le altre squadre non piace più il calcio! Parlate per voi, bestie!

Vi ricordate i manifesti dei sinistri sull'ambiente? "UN FUTURO MIGLIORE, UN MONDO PULITO. SIAMO QUI PER QUESTO" (parole testuali prese dai manifesti). Non si accontentavano di pulire Napoli eh, ma addirittura IL MONDO. Tipico sinistro, "grandi" idee irrealizzabili, e risultato di non riuscire a mettere a posto neanche casa propria (tranne il loro cadreghìn e dei loro amici e parenti, ovvero qualche decina o centinaia di persone).

REALTA' CAPOVOLTA

7 aprile 2003: i carri armati americani scorrazzano per le strade di Baghdad conquistata e il Ministro "Alì il chimico" (il comico?) fa una conferenza stampa, annunciando: "il nemico è sbaragliato".

22 gennaio 2008: il "governo" ha il 17% di fiducia degli italiani, continua a sfaldarsi, stavolta irrimediabilmente e il "Premier" Mortadella fa lo gnorri dichiarando: "ho rimesso in piedi il Paese, mi ricandido".




www.libero-news.it

"Non la considero una scelta giusta: non mi piace l'idea che chi ha i soldi può entrare e chi non li ha resta fuori".
(il sindaco di Roma Walter Veltroni, criticando il sindaco di Milano Letizia Moratti)
Eh sì, d'altra parte, Milano è una città del cavolo, ha tutti quei bei corsi d'acqua, dai Navigli all'Olona, e non vi ha organizzato intorno neanche un campo rom come a Roma, o "qualche" bel mercatino clandestino come a Roma.

"Augh! Augh! Augh!"
(grande citazione... detto da un centinaio di studenti di Roma, della "Sapienza", che a parole è una delle migliori università, a fatti una delle peggiori)
Era una efficace sintesi del pensiero dei 68 "docenti" del '68 contro il Papa.

VERGOGNA INTER

Chiediamo agli "oscuri poteri" che reggono l'Inter, di finirla con questa pagliacciata di aiutarla in ogni partita...perchè siete veramente ridicoli...e l'Inter poi "non ha bisogno di aiuti" eh...però glieli danno, non sia mai... Scommetto che se cade il governo, cambierà anche il vento nella "Serie A Tim", visto che l'Inter viene stra-aiutata e vince solo da quando c'è Mortadella in collaborazione con Petrolio Italia-Moratti, il Presidentone Ambientalista Onestone... Soliti rigori inesistenti, soliti rigori negati agli avversari sempre sullo 0-0, tutto sempre uguale, guardate un po' il caso... Non è che se hanno avuto torti in passato, adesso debbano avere favori, come dicono gl'interisti.
L'argentino immigrato Cambiasso: "Penso che non ci sia neanche bisogno di parlarne"...eh beh ma certo...talmente evidente che rubate...
Un altro della serie degli immigrati, Crespo: "Se non me lo ricordo, vuol dire che non c'era rigore per il Parma"... eh beh ma certo, lui è uno attendibile, si dimentica pure... fai una bella cura di fosforo...
Marcello Lippi ha dimostrato di essere un pirla... si è messo a difendere l'Inter... è indifendibile... dice che "solo per un episodio attaccano la squadra più forte"... non era un solo episodio neanche nella partita di domenica, e tutti gli aiuti nelle altre partite se li è persi? Campionato falsato.
L'Inter è anche un esempio di anti-sportività, è l'anti-fair play, come ha già dimostrato più volte, specialmente nel personaggio "Ibra", le gomitate che tira di solito, pizzicotti tipo bambini dell'asilo, gol quando gli altri sono in 9, sceneggiate quando gli altri sono in contropiede, e via dicendo.
Adesso faranno il dvd su Inter-Parma, partitone... quando stava perdendo a 2 MINUTI dalla fine avrei scommesso l'osso del collo che avrebbe vinto...

Grandissimo autogol dell'Inter, annullata la conferenza stampa, non rispondono alle accuse...
Ho visto il "dossier" presentato dall'Inter, con le loro lamentele...robe ridicolissime... Forse non hanno visto il dossier contro di loro...

Libera e gioconda senza Mastella né Berlusconi. Sarà un'Italia così. Ingiusta come Inter-Parma

Stavo guardando Inter - Parma e ho avuto un'illuminazione su come sarà l'Italia del futuro. Sarà libera e gioconda, senza più Mastella e mastellini, senza Berlusconi in esilio ad Antigua con una ventina di gnocche (beato lui) e con il Papa e Ruini ridotti a due prevosti di campagna. Milingo celebrerà i matrimoni e sarà invitato a inaugurare le università, perché è nero, grasso e sposato. L'otto per mille finirà a Emergency per decreto legge. Santoro trasmetterà a reti unificate per una ventina di ore al giorno. I comici battezzeranno i bambini, per fare i giornalisti si dovrà presentare il certificato antimafia e rispondere esattamente a 50 domande sulla vita di Di Pietro. Non ci saranno più manette perché non ci sarà più nessuno da arrestare, ma ci saranno ancora i ricchi (da Montezemolo a De Benedetti): i ricchi ci sono sempre. Sarà un'Italia come Inter - Parma, dove prima non danno un rigore al Parma, poi non ammoniscono un paio di giocatori nerazzurri, poi fischiano un rigore inesistente contro i poveri gialloblù. Sarà tutto come prima, insomma, solo che prima c'era la Juve e adesso c'è l'Inter e quelli che pensavano di aver fatto la rivoluzione si accorgeranno che non è cambiato nulla. Anzi è cambiato in peggio: almeno prima si poteva urlare che la Juve rubava. Provate a farlo con l'Inter: è l'unico caso in cui è prevista la reintroduzione delle manette.
Fred Perri, www.tempi.it


IL DISCORSO DEL PAPA

Il testo dell’Allocuzione che Benedetto XVI avrebbe pronunciato nel corso della Visita all’Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, prevista per giovedì 17 gennaio e annullata.

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Magnifico Rettore, Autorità politiche e civili, Illustri docenti e personale tecnico amministrativo, cari giovani studenti! È per me motivo di profonda gioia incontrare la comunità della "Sapienza - Università di Roma" in occasione della inaugurazione dell’anno accademico. Da secoli ormai questa Università segna il cammino e la vita della città di Roma, facendo fruttare le migliori energie intellettuali in ogni campo del sapere. Sia nel tempo in cui, dopo la fondazione voluta dal Papa Bonifacio VIII, l’istituzione era alle dirette dipendenze dell’Autorità ecclesiastica, sia successivamente quando lo Studium Urbis si è sviluppato come istituzione dello Stato italiano, la vostra comunità accademica ha conservato un grande livello scientifico e culturale, che la colloca tra le più prestigiose università del mondo. Da sempre la Chiesa di Roma guarda con simpatia e ammirazione a questo centro universitario, riconoscendone l’impegno, talvolta arduo e faticoso, della ricerca e della formazione delle nuove generazioni. Non sono mancati in questi ultimi anni momenti significativi di collaborazione e di dialogo. Vorrei ricordare, in particolare, l’Incontro mondiale dei Rettori in occasione del Giubileo delle Università, che ha visto la vostra comunità farsi carico non solo dell’accoglienza e dell’organizzazione, ma soprattutto della profetica e complessa proposta della elaborazione di un "nuovo umanesimo per il terzo millennio".

Mi è caro, in questa circostanza, esprimere la mia gratitudine per l’invito che mi è stato rivolto a venire nella vostra università per tenervi una lezione. In questa prospettiva mi sono posto innanzitutto la domanda: Che cosa può e deve dire un Papa in un’occasione come questa? Nella mia lezione a Ratisbona ho parlato, sì, da Papa, ma soprattutto ho parlato nella veste del già professore di quella mia università, cercando di collegare ricordi ed attualità. Nell’università "Sapienza", l’antica università di Roma, però, sono invitato proprio come Vescovo di Roma, e perciò debbo parlare come tale. Certo, la "Sapienza" era un tempo l’università del Papa, ma oggi è un’università laica con quell’autonomia che, in base al suo stesso concetto fondativo, ha fatto sempre parte della natura di università, la quale deve essere legata esclusivamente all’autorità della verità. Nella sua libertà da autorità politiche ed ecclesiastiche l’università trova la sua funzione particolare, proprio anche per la società moderna, che ha bisogno di un’istituzione del genere. Ritorno alla mia domanda di partenza: Che cosa può e deve dire il Papa nell’incontro con l’università della sua città? Riflettendo su questo interrogativo, mi è sembrato che esso ne includesse due altri, la cui chiarificazione dovrebbe condurre da sé alla risposta. Bisogna, infatti, chiedersi: Qual è la natura e la missione del Papato? E ancora: Qual è la natura e la missione dell’università? Non vorrei in questa sede trattenere Voi e me in lunghe disquisizioni sulla natura del Papato. Basti un breve accenno. Il Papa è anzitutto Vescovo di Roma e come tale, in virtù della successione all’Apostolo Pietro, ha una responsabilità episcopale nei riguardi dell’intera Chiesa cattolica. La parola "vescovo"–episkopos, che nel suo significato immediato rimanda a "sorvegliante", già nel Nuovo Testamento è stata fusa insieme con il concetto biblico di Pastore: egli è colui che, da un punto di osservazione sopraelevato, guarda all’insieme, prendendosi cura del giusto cammino e della coesione dell’insieme. In questo senso, tale designazione del compito orienta lo sguardo anzitutto verso l’interno della comunità credente. Il Vescovo – il Pastore – è l’uomo che si prende cura di questa comunità; colui che la conserva unita mantenendola sulla via verso Dio, indicata secondo la fede cristiana da Gesù – e non soltanto indicata: Egli stesso è per noi la via. Ma questa comunità della quale il Vescovo si prende cura – grande o piccola che sia – vive nel mondo; le sue condizioni, il suo cammino, il suo esempio e la sua parola influiscono inevitabilmente su tutto il resto della comunità umana nel suo insieme. Quanto più grande essa è, tanto più le sue buone condizioni o il suo eventuale degrado si ripercuoteranno sull’insieme dell’umanità. Vediamo oggi con molta chiarezza, come le condizioni delle religioni e come la situazione della Chiesa – le sue crisi e i suoi rinnovamenti – agiscano sull’insieme dell’umanità. Così il Papa, proprio come Pastore della sua comunità, è diventato sempre di più anche una voce della ragione etica dell’umanità.

Qui, però, emerge subito l’obiezione, secondo cui il Papa, di fatto, non parlerebbe veramente in base alla ragione etica, ma trarrebbe i suoi giudizi dalla fede e per questo non potrebbe pretendere una loro validità per quanti non condividono questa fede. Dovremo ancora ritornare su questo argomento, perché si pone qui la questione assolutamente fondamentale: Che cosa è la ragione? Come può un’affermazione – soprattutto una norma morale – dimostrarsi "ragionevole"? A questo punto vorrei per il momento solo brevemente rilevare che John Rawls, pur negando a dottrine religiose comprensive il carattere della ragione "pubblica", vede tuttavia nella loro ragione "non pubblica" almeno una ragione che non potrebbe, nel nome di una razionalità secolaristicamente indurita, essere semplicemente disconosciuta a coloro che la sostengono. Egli vede un criterio di questa ragionevolezza fra l’altro nel fatto che simili dottrine derivano da una tradizione responsabile e motivata, in cui nel corso di lunghi tempi sono state sviluppate argomentazioni sufficientemente buone a sostegno della relativa dottrina. In questa affermazione mi sembra importante il riconoscimento che l’esperienza e la dimostrazione nel corso di generazioni, il fondo storico dell’umana sapienza, sono anche un segno della sua ragionevolezza e del suo perdurante significato. Di fronte ad una ragione a-storica che cerca di autocostruirsi soltanto in una razionalità a-storica, la sapienza dell’umanità come tale – la sapienza delle grandi tradizioni religiose – è da valorizzare come realtà che non si può impunemente gettare nel cestino della storia delle idee.

Ritorniamo alla domanda di partenza. Il Papa parla come rappresentante di una comunità credente, nella quale durante i secoli della sua esistenza è maturata una determinata sapienza della vita; parla come rappresentante di una comunità che custodisce in sé un tesoro di conoscenza e di esperienza etiche, che risulta importante per l’intera umanità: in questo senso parla come rappresentante di una ragione etica.

Ma ora ci si deve chiedere: E che cosa è l’università? Qual è il suo compito? È una domanda gigantesca alla quale, ancora una volta, posso cercare di rispondere soltanto in stile quasi telegrafico con qualche osservazione. Penso si possa dire che la vera, intima origine dell’università stia nella brama di conoscenza che è propria dell’uomo. Egli vuol sapere che cosa sia tutto ciò che lo circonda. Vuole verità. In questo senso si può vedere l’interrogarsi di Socrate come l’impulso dal quale è nata l’università occidentale. Penso ad esempio – per menzionare soltanto un testo – alla disputa con Eutifrone, che di fronte a Socrate difende la religione mitica e la sua devozione. A ciò Socrate contrappone la domanda: "Tu credi che fra gli dei esistano realmente una guerra vicendevole e terribili inimicizie e combattimenti … Dobbiamo, Eutifrone, effettivamente dire che tutto ciò è vero?" (6 b – c). In questa domanda apparentemente poco devota – che, però, in Socrate derivava da una religiosità più profonda e più pura, dalla ricerca del Dio veramente divino – i cristiani dei primi secoli hanno riconosciuto se stessi e il loro cammino. Hanno accolto la loro fede non in modo positivista, o come la via d’uscita da desideri non appagati; l’hanno compresa come il dissolvimento della nebbia della religione mitologica per far posto alla scoperta di quel Dio che è Ragione creatrice e al contempo Ragione-Amore. Per questo, l’interrogarsi della ragione sul Dio più grande come anche sulla vera natura e sul vero senso dell’essere umano era per loro non una forma problematica di mancanza di religiosità, ma faceva parte dell’essenza del loro modo di essere religiosi. Non avevano bisogno, quindi, di sciogliere o accantonare l’interrogarsi socratico, ma potevano, anzi, dovevano accoglierlo e riconoscere come parte della propria identità la ricerca faticosa della ragione per raggiungere la conoscenza della verità intera. Poteva, anzi doveva così, nell’ambito della fede cristiana, nel mondo cristiano, nascere l’università.

È necessario fare un ulteriore passo. L’uomo vuole conoscere – vuole verità. Verità è innanzitutto una cosa del vedere, del comprendere, della theoría, come la chiama la tradizione greca. Ma la verità non è mai soltanto teorica. Agostino, nel porre una correlazione tra le Beatitudini del Discorso della Montagna e i doni dello Spirito menzionati in Isaia 11, ha affermato una reciprocità tra "scientia" e "tristitia": il semplice sapere, dice, rende tristi. E di fatto – chi vede e apprende soltanto tutto ciò che avviene nel mondo, finisce per diventare triste. Ma verità significa di più che sapere: la conoscenza della verità ha come scopo la conoscenza del bene. Questo è anche il senso dell’interrogarsi socratico: Qual è quel bene che ci rende veri? La verità ci rende buoni, e la bontà è vera: è questo l’ottimismo che vive nella fede cristiana, perché ad essa è stata concessa la visione del Logos, della Ragione creatrice che, nell’incarnazione di Dio, si è rivelata insieme come il Bene, come la Bontà stessa.

Nella teologia medievale c’è stata una disputa approfondita sul rapporto tra teoria e prassi, sulla giusta relazione tra conoscere ed agire – una disputa che qui non dobbiamo sviluppare. Di fatto l’università medievale con le sue quattro Facoltà presenta questa correlazione. Cominciamo con la Facoltà che, secondo la comprensione di allora, era la quarta, quella di medicina. Anche se era considerata più come "arte" che non come scienza, tuttavia, il suo inserimento nel cosmo dell’universitas significava chiaramente che era collocata nell’ambito della razionalità, che l’arte del guarire stava sotto la guida della ragione e veniva sottratta all’ambito della magia. Guarire è un compito che richiede sempre più della semplice ragione, ma proprio per questo ha bisogno della connessione tra sapere e potere, ha bisogno di appartenere alla sfera della ratio. Inevitabilmente appare la questione della relazione tra prassi e teoria, tra conoscenza ed agire nella Facoltà di giurisprudenza. Si tratta del dare giusta forma alla libertà umana che è sempre libertà nella comunione reciproca: il diritto è il presupposto della libertà, non il suo antagonista. Ma qui emerge subito la domanda: Come s’individuano i criteri di giustizia che rendono possibile una libertà vissuta insieme e servono all’essere buono dell’uomo? A questo punto s’impone un salto nel presente: è la questione del come possa essere trovata una normativa giuridica che costituisca un ordinamento della libertà, della dignità umana e dei diritti dell’uomo. È la questione che ci occupa oggi nei processi democratici di formazione dell’opinione e che al contempo ci angustia come questione per il futuro dell’umanità. Jürgen Habermas esprime, a mio parere, un vasto consenso del pensiero attuale, quando dice che la legittimità di una carta costituzionale, quale presupposto della legalità, deriverebbe da due fonti: dalla partecipazione politica egualitaria di tutti i cittadini e dalla forma ragionevole in cui i contrasti politici vengono risolti. Riguardo a questa "forma ragionevole" egli annota che essa non può essere solo una lotta per maggioranze aritmetiche, ma che deve caratterizzarsi come un "processo di argomentazione sensibile alla verità" (wahrheitssensibles Argumentationsverfahren). È detto bene, ma è cosa molto difficile da trasformare in una prassi politica. I rappresentanti di quel pubblico "processo di argomentazione" sono – lo sappiamo – prevalentemente i partiti come responsabili della formazione della volontà politica. Di fatto, essi avranno immancabilmente di mira soprattutto il conseguimento di maggioranze e con ciò baderanno quasi inevitabilmente ad interessi che promettono di soddisfare; tali interessi però sono spesso particolari e non servono veramente all’insieme. La sensibilità per la verità sempre di nuovo viene sopraffatta dalla sensibilità per gli interessi. Io trovo significativo il fatto che Habermas parli della sensibilità per la verità come di elemento necessario nel processo di argomentazione politica, reinserendo così il concetto di verità nel dibattito filosofico ed in quello politico.

Ma allora diventa inevitabile la domanda di Pilato: Che cos’è la verità? E come la si riconosce? Se per questo si rimanda alla "ragione pubblica", come fa Rawls, segue necessariamente ancora la domanda: Che cosa è ragionevole? Come una ragione si dimostra ragione vera? In ogni caso, si rende in base a ciò evidente che, nella ricerca del diritto della libertà, della verità della giusta convivenza devono essere ascoltate istanze diverse rispetto a partiti e gruppi d’interesse, senza con ciò voler minimamente contestare la loro importanza. Torniamo così alla struttura dell’università medievale. Accanto a quella di giurisprudenza c’erano le Facoltà di filosofia e di teologia, a cui era affidata la ricerca sull’essere uomo nella sua totalità e con ciò il compito di tener desta la sensibilità per la verità. Si potrebbe dire addirittura che questo è il senso permanente e vero di ambedue le Facoltà: essere custodi della sensibilità per la verità, non permettere che l’uomo sia distolto dalla ricerca della verità. Ma come possono esse corrispondere a questo compito? Questa è una domanda per la quale bisogna sempre di nuovo affaticarsi e che non è mai posta e risolta definitivamente. Così, a questo punto, neppure io posso offrire propriamente una risposta, ma piuttosto un invito a restare in cammino con questa domanda – in cammino con i grandi che lungo tutta la storia hanno lottato e cercato, con le loro risposte e con la loro inquietudine per la verità, che rimanda continuamente al di là di ogni singola risposta.

Teologia e filosofia formano in ciò una peculiare coppia di gemelli, nella quale nessuna delle due può essere distaccata totalmente dall’altra e, tuttavia, ciascuna deve conservare il proprio compito e la propria identità. È merito storico di san Tommaso d’Aquino – di fronte alla differente risposta dei Padri a causa del loro contesto storico – di aver messo in luce l’autonomia della filosofia e con essa il diritto e la responsabilità propri della ragione che s’interroga in base alle sue forze. Differenziandosi dalle filosofie neoplatoniche, in cui religione e filosofia erano inseparabilmente intrecciate, i Padri avevano presentato la fede cristiana come la vera filosofia, sottolineando anche che questa fede corrisponde alle esigenze della ragione in ricerca della verità; che la fede è il "sì" alla verità, rispetto alle religioni mitiche diventate semplice consuetudine. Ma poi, al momento della nascita dell’università, in Occidente non esistevano più quelle religioni, ma solo il cristianesimo, e così bisognava sottolineare in modo nuovo la responsabilità propria della ragione, che non viene assorbita dalla fede. Tommaso si trovò ad agire in un momento privilegiato: per la prima volta gli scritti filosofici di Aristotele erano accessibili nella loro integralità; erano presenti le filosofie ebraiche ed arabe, come specifiche appropriazioni e prosecuzioni della filosofia greca. Così il cristianesimo, in un nuovo dialogo con la ragione degli altri, che veniva incontrando, dovette lottare per la propria ragionevolezza. La Facoltà di filosofia che, come cosiddetta "Facoltà degli artisti", fino a quel momento era stata solo propedeutica alla teologia, divenne ora una Facoltà vera e propria, un partner autonomo della teologia e della fede in questa riflessa. Non possiamo qui soffermarci sull’avvincente confronto che ne derivò. Io direi che l’idea di san Tommaso circa il rapporto tra filosofia e teologia potrebbe essere espressa nella formula trovata dal Concilio di Calcedonia per la cristologia: filosofia e teologia devono rapportarsi tra loro "senza confusione e senza separazione". "Senza confusione" vuol dire che ognuna delle due deve conservare la propria identità. La filosofia deve rimanere veramente una ricerca della ragione nella propria libertà e nella propria responsabilità; deve vedere i suoi limiti e proprio così anche la sua grandezza e vastità. La teologia deve continuare ad attingere ad un tesoro di conoscenza che non ha inventato essa stessa, che sempre la supera e che, non essendo mai totalmente esauribile mediante la riflessione, proprio per questo avvia sempre di nuovo il pensiero. Insieme al "senza confusione" vige anche il "senza separazione": la filosofia non ricomincia ogni volta dal punto zero del soggetto pensante in modo isolato, ma sta nel grande dialogo della sapienza storica, che essa criticamente e insieme docilmente sempre di nuovo accoglie e sviluppa; ma non deve neppure chiudersi davanti a ciò che le religioni ed in particolare la fede cristiana hanno ricevuto e donato all’umanità come indicazione del cammino. Varie cose dette da teologi nel corso della storia o anche tradotte nella pratica dalle autorità ecclesiali, sono state dimostrate false dalla storia e oggi ci confondono. Ma allo stesso tempo è vero che la storia dei santi, la storia dell’umanesimo cresciuto sulla basa della fede cristiana dimostra la verità di questa fede nel suo nucleo essenziale, rendendola con ciò anche un’istanza per la ragione pubblica. Certo, molto di ciò che dicono la teologia e la fede può essere fatto proprio soltanto all’interno della fede e quindi non può presentarsi come esigenza per coloro ai quali questa fede rimane inaccessibile. È vero, però, al contempo che il messaggio della fede cristiana non è mai soltanto una "comprehensive religious doctrine" nel senso di Rawls, ma una forza purificatrice per la ragione stessa, che aiuta ad essere più se stessa. Il messaggio cristiano, in base alla sua origine, dovrebbe essere sempre un incoraggiamento verso la verità e così una forza contro la pressione del potere e degli interessi. Ebbene, finora ho solo parlato dell’università medievale, cercando tuttavia di lasciar trasparire la natura permanente dell’università e del suo compito. Nei tempi moderni si sono dischiuse nuove dimensioni del sapere, che nell’università sono valorizzate soprattutto in due grandi ambiti: innanzitutto nelle scienze naturali, che si sono sviluppate sulla base della connessione di sperimentazione e di presupposta razionalità della materia; in secondo luogo, nelle scienze storiche e umanistiche, in cui l’uomo, scrutando lo specchio della sua storia e chiarendo le dimensioni della sua natura, cerca di comprendere meglio se stesso. In questo sviluppo si è aperta all’umanità non solo una misura immensa di sapere e di potere; sono cresciuti anche la conoscenza e il riconoscimento dei diritti e della dignità dell’uomo, e di questo possiamo solo essere grati. Ma il cammino dell’uomo non può mai dirsi completato e il pericolo della caduta nella disumanità non è mai semplicemente scongiurato: come lo vediamo nel panorama della storia attuale! Il pericolo del mondo occidentale – per parlare solo di questo – è oggi che l’uomo, proprio in considerazione della grandezza del suo sapere e potere, si arrenda davanti alla questione della verità. E ciò significa allo stesso tempo che la ragione, alla fine, si piega davanti alla pressione degli interessi e all’attrattiva dell’utilità, costretta a riconoscerla come criterio ultimo. Detto dal punto di vista della struttura dell’università: esiste il pericolo che la filosofia, non sentendosi più capace del suo vero compito, si degradi in positivismo; che la teologia col suo messaggio rivolto alla ragione, venga confinata nella sfera privata di un gruppo più o meno grande. Se però la ragione – sollecita della sua presunta purezza – diventa sorda al grande messaggio che le viene dalla fede cristiana e dalla sua sapienza, inaridisce come un albero le cui radici non raggiungono più le acque che gli danno vita. Perde il coraggio per la verità e così non diventa più grande, ma più piccola. Applicato alla nostra cultura europea ciò significa: se essa vuole solo autocostruirsi in base al cerchio delle proprie argomentazioni e a ciò che al momento la convince e – preoccupata della sua laicità – si distacca dalle radici delle quali vive, allora non diventa più ragionevole e più pura, ma si scompone e si frantuma. Con ciò ritorno al punto di partenza. Che cosa ha da fare o da dire il Papa nell’università? Sicuramente non deve cercare di imporre ad altri in modo autoritario la fede, che può essere solo donata in libertà. Al di là del suo ministero di Pastore nella Chiesa e in base alla natura intrinseca di questo ministero pastorale è suo compito mantenere desta la sensibilità per la verità; invitare sempre di nuovo la ragione a mettersi alla ricerca del vero, del bene, di Dio e, su questo cammino, sollecitarla a scorgere le utili luci sorte lungo la storia della fede cristiana e a percepire così Gesù Cristo come la Luce che illumina la storia ed aiuta a trovare la via verso il futuro.

Benedetto XVI

UN GOVERNO- SPAZZATURA

www.krancic.it

In tv ho sentito un telespettatore che suggeriva a Mortadella, scherzando ma non troppo, di fare un mucchio di spazzatura lì davanti al Parlamento a Roma, dove c'è un spazio bello grande. E un politico sinistro gli ha risposto, senza senso dell'umorismo: "Eh sì, così roviniamo anche l'immagine di Roma"... Avete capito, loro sono interessati all'immagine... Perchè Roma non ha già l'immagine rovinata eh, noooooo... Come in questi giorni, Mortadella ha detto (parole sue testuali, l'ho proprio sentito dire così): "Innanzitutto sono dispiaciuto per l'immagine dell'Italia all'estero, e poi per la situazione degli abitanti di Napoli"... avete capito, loro sono interessati innanzitutto all'immagine, alla figura, e solo poi agli abitanti...
Mortadella e Pecoraio RIDONO sempre..."il governo è stabile"...vi rendete conto...

"Sentite, non muore nessuno!".
(Rosa Russo Jervolino, sindaco di napoli)

No, sono già morti, stanno morendo coi tumori, e moriranno
poi.
Succede il finimondo, rifiuti, Papa rifiutato, dimissioni Mastella, arresti alla moglie, e il presidente della Camera, Bertinotti, dov'è? A CARACAS, in tour nei paesi comunisti, ospite del dittatore (a tutti gli effetti) comunista Chavez, ho la foto, che va ad aggiungersi a quella Chavez-Presidentone dell'inter e Chavez-Mortadella (quest'ultimo ha fatto di più: foto sorridente con Ahmadinejad...).



E ovviamente le dimissioni di Mastella secondo Mortadella "vanno respinte", non sia mai che poi cada il governo. Notare che Mastella per il suo discorso ha dovuto leggere un foglio, non è capace di fare un discorso da solo...però almeno abbiamo scoperto che è capace di leggere (forse).


Un titolo molto allusivo, criptico ghghghgh

La giusta fine di questo "governo" sarebbe con la spazzatura... ma resisteranno almeno fino a ottobre, per via delle pensioni...perchè non dimentichiamoci tra l'altro che in Parlamento nei sinistri ci sono nuove stelle della politica, come Luxuria... Vi ricordate, sembrava che il governo dovesse cadere subito, con la base americana di Vicenza... quasi due anni così, a perder tempo, anzi regredire...proprio l'Italia che deve sempre rincorrere, ora ancora più giù... Adesso si danno la colpa uno con l'altro...scaricabarile (di rifiuti)...mica hanno il coraggio di dimettersi... Persone completamente incapaci, incoscienti, inaffidabili, incompetenti e irresponsabili.

"I am my wife!
I am Parliamentary Europey !!!"

(Mastella incazzato)

And I am Mickey Mouse!!!
Molto parlamentare europeo...manco sa l'inglese...

LA VERGOGNA MONDIALE DI ROMA

Anni luce di distanza dall'America, dove alla Columbia University ha potuto parlare nientemeno che Ahmadinejad...(che si fa le foto sorridente con Mortadella), con tutte le stronzate che spara (tipo "da noi non ci sono gay", te credo, li ammazzano), a Roma invece non può parlare il capo spirituale di milioni di persone, nel suo paese, nella sua città, all'università "LA SCEMENZA"...
Roma città Santa, luogo principe dei cristiano-cattolici? Una vergogna mondiale.

Ho sentito al tg la BOIATA DEL SECOLO, di uno studente comunista di Roma:
"Il Papa non viene perchè non accetta che ci sia chi la pensa diversamente".
mwahahahahaha applausone!!! standing ovation!!!!
Sì, è colpa sua, e anche un po' del governo precedente.

Meravigliosi i "professoroni" (stile Mortadella) scienziatoni di Roma che rifiutano il Papa... (ridicolissimi, hanno pure sbagliato a cercare su internet..). Perchè, secondo loro, il Papa "offende chi è ateo" e gli ebrei e i musulmani (ma Roma è in Italia o in Arabia Saudita?). Ho sentito le interviste agli "studenti impegnati" pippati comunisti de rrrRoma, robe tipo:

"aò, er Papa nun ce deve venì qui"...

Uè tipo, c'hai una siga? ... Tutti intelligentoni, antropologicamente superiori.


MORATORIA PER LE PROFUMERIE

Chi volesse fare sul serio come Padre Pietro Gheddo, questo almeno penso io, proporrebbe semmai una moratoria sulle Olimpiadi in Cina: e magari partendo proprio dall’aborto. Non è solo la nazione dove infatti vengono giustiziati più individui che in tutti i Paesi del mondo messi insieme: è la nazione, atea e non laica, della disgraziatissima politica del figlio unico, è il luogo dove è capitato che funzionari statali affogassero i neonati secondogeniti in una risaia: e fioccano le testimonianze. Da noi c’è la 194, da loro non c’è nulla: l'aborto viene praticato sino al nono mese (a calci, se necessario) e le autorità estraggono dai feti il collagene che serve a produrre cosmetici destinati peraltro al mercato europeo: ne parlò anche l'inglese Guardian, gli aborti sono nelle profumerie. La Cina non è l’India o la Corea, dove pure avvengono orrori paragonabili: è il noto partner commerciale, è lo Stato che pretende d’influire sulla nostra agenda diplomatica e che minaccia ritorsioni: mentre noi niente, noi andiamo in Cina a lanciare il giavellotto. Ma boicottare le Olimpiadi non sarebbe una campagna mirante in particolare a provocare o a dividere: solo a ridurre il danno, unendo laici e cattolici. Non è roba per Giuliano Ferrara, temo.
Filippo Facci www.ilgiornale.it

PRIVACY A PUTTANE

Se per puro sbaglio vi capita di fare anche solo una donazione,
anche solo di 1 euro a qualche "Onlus"
(proprio quelle che fanno i giocatori dell'Inter), siete poi marchiati a vita
(a meno che cambiate casa, telefoni, mail e tutto),
perchè le "Onlus" si scambiano i contatti e verrete subissati da posta
(ne abbiamo ricevuta una marea, coi loro "regalini", cartoline e simili,
quelli che trovate anche per strada che vi vogliono fregare),
telefonate, ecc. (e come al solito la privacy, a puttane)
che vi inviteranno, con voce commossa (stile discorsi di Veltroni,
veramente patetico), ad aiutare "i bisognosi" (quindi aiutano noi?),
perchè "sa com'è, la situazione", loro "sono in difficoltà col gasolio del
furgoncino verde"........... Chiedano a Petrolio Italia-Moratti-Mortadella
e ai comunisti verdi per il loro furgoncino verde.
Sono stato gentile, ma qualche frase secca gliel'ho detta, tipo
"dove avete preso il nostro numero, me lo dica".
Mi fanno: "non so se lei ha presente quei furgoncini verdi...".
E io: "No". E lei insisteva: "quelli che si vedono in giro".
E io: "non vado in giro". ghghghghghgh
Poi io sono uno che ama proprio ricevere telefonate eh...
Non rispondo neanche alle stragnocche, potete immaginare dopo
aver ricevuto una telefonata da una
"Onlus", tutti gli oggetti che avevo intorno li ho scagliati in giro,
stile Oasis quando buttavano televisori giù dalla finestra.
Come al solito, a essere buoni, anche solo 1 volta, si è dei grandissimi
coglioni. Non farò mai più 1 offerta in vita mia.
Inutile chiedere la cancellazione dei dati, continueranno. Non solo in
questo, ma in molto altro i cittadini in Italia non sono tutelati.
Un'altra cosa sulle Onlus: quando sento dire dalla gente "ah beh è una
Onlus, allora ok", come se fosse "garanzia di qualità"... allora è una
Onlus cosa? Allora è peggio, perchè questi fanno una rete di scambio di
indirizzi. Ecco quindi che è inutile chiedere la cancellazione a uno solo
di loro.
Adesso chiamo il Gabibbo.
Sì sì, lo so "com'è la situazione" dei furbacchioni...

barzellette sinistre...




www.ilgiornale.it

The best of Mortadella..ghghghgh.. Mi sono accorto che ormai chiamo Prodi col nome Mortadella come se fosse il suo vero nome... è un classico che gente che si chiama in un modo, quel loro nome significa il contrario di quello che sono, ironia della sorte... perchè lui non è certo uno di quelli prodi... piuttosto, proditore... (per chi lo vota)...bello proditore per Prodi, sembra il nome di una bestia strana, un roditore.

Che bello, che paese democratico che è l'Italia, puoi raccontare le barzellette sulla sinistra. Però occhio se le sentono i sinistri, si offendono tremendamente (D'Alema & company), mica hanno il senso dell'umorismo di Silvio... Per la serie: una risata vi seppellirà... perchè se uno non ha senso dell'umorismo, autoironia, si elimina da solo... tipico sadomasochismo sinistro...filo-francese...

Piero il «grissino»
Fassino è così magro che quando va al parco sono le anatre che gli buttano il pane.

Voli pericolosi
Su un aereo ci sono Prodi, Rutelli e Mastella. L'aereo cade. Chi si salva? L'Italia.

Le angurie
I verdi sono come le angurie: verdi fuori, rossi dentro con qualche puntino nero.

Pugni chiusi
Un saluto a pugno chiuso al compagno Bertinotti: prima su un occhio e poi sull'altro.

Meglio Osama
Perché gli afgani hanno Bin Laden e noi Prodi? Loro hanno scelto per primi.

In fuga dall’Italia
Ansa: Dopo la finanziaria di Prodi, lungo le coste dell'Albania, sono stati intercettati i primi barconi di clandestini italiani in fuga.

L’Udeur
Che differenza c'è tra un prete e Mastella? Nessuna: entrambi prendono i voti e poi cambiano parrocchia.

Le favole
Che differenza c'è tra un pacifista e Pinocchio? Uno ha la testa di legno e racconta balle, l'altro è il figlio di Geppetto.

I parcheggi
A Roma un signore parcheggia davanti a palazzo Chigi. Si allontana lentamente ma dal palazzo del governo esce subito un portinaio che gli urla dietro: «Guardi che lei non può parcheggiare qui!». «E perché no?». «Perché qui devono passare Prodi, Visco, Padoa-Schioppa...». «Ah, non si preoccupi, ho l’antifurto!».

Nessuna amnesia
La segretaria di Prodi inciampa e cade. Il premier l'aiuta a rialzarsi. Lei: «Presidente, che gentile, come posso ringraziarla?» E lui: «Il governo è caduto e ci saranno nuove elezioni; potrebbe votare per me». La donna: «Ho sbattuto il sedere, non la testa!».

Occhi a mandorla
In Cina rispettano i diritti umani. Ci hanno restituito sia Prodi sia i mille della sua delegazione. E non hanno neppure provato a copiarceli.

Faziosi in onda
Il santo patrono dei martiri comunisti? San Toro.

Tutti uguali
Il mago fece un gesto e scomparve la fame, fece un altro gesto e scomparve l’ingiustizia, poi un altro ancora e terminò la guerra. Il politico fece un gesto e scomparve il mago.

Girotondi
Sapete perché Nanni Moretti ha voluto partecipare ai girotondi? Perché se avesse giocato a nascondino non lo avrebbe cercato nessuno.

Sinistra in crisi
Per tranquillizzare i moderati la sinistra ha liquidato il passato. Poi, presa dall’entusiasmo, anche il futuro.

La toilette
L’onorevole Bertinotti ha ordinato di togliere da tutte le sedi del partito la scritta «Toilette» sulle porte dei bagni e di sostituirla con «Lo sforzo del popolo nel momento del bisogno».

Come un boiler
Che differenza c'è tra Bertinotti e uno scaldabagno? Se togli la resistenza rimane solo un bidone.

La preghiera
Prodi nostro che stavi a Bruxelles, sia De Benedetti il tuo nome, sia Fiat la tua volontà come in Sme così in Serbia, dacci oggi la nostra Irap quotidiana e rimetti a noi il debito pubblico come noi lo rimettemmo al nostro Amato, e non ci indurre nell’Unione ma levati dai coglioni. Amen.

A metà tra Mr Bean e Fantozzi, il premier è il goffo protagonista della storia che lo vede a passeggio con la moglie Flavia. Romano si ferma davanti a una vetrina ed esclama: «Pantaloni 20 euro, camicia 17 euro, giubbotto in pelle 35. Vedi? Non sono prezzi alti. E poi parlano di crisi!». La moglie lo guarda teneramente ma sibila: «Stupido! Non vedi che quella è una lavanderia?».

(tratte da "Proditax", di Adriano Altorio, edizioni L'Airone)

ARRA-PATO !!!

Tanta era l'attesa, che ho preso su Mediaset Premium la partita Milan-Napoli, gustandomi il vero calcio spettacolo, della vera squadra di Milano, sicuro della prima vittoria in casa. Questo ragazzino di 18 anni, di Porto Alegre (qualche giorno fa, essendo una squadretta, l'Inter ci ha perso ehehehehe), Pato timidino nelle interviste con il dito sulla guancia, è un giocatore incredibile. Grande voglia e freschezza, ha svegliato gli altri, resuscitando persino Ronaldo, grasso quanto Ancelotti. Mi ricordo mesi e mesi di prese per i fondelli dei perditempo interisti e juventini, facendo il verso della papera, e "deve andare a scuola", e "alle 10 di sera deve uscire dal campo per andare a nanna presto", bla bla bla, tutte boiate, proprio alle 10 ha segnato, tiè. 44 milardi spesi strabene (ovviamente l'Inter se l'è perso).
In tv l'interista decrepito in pensione Suarez, ovvero l'ultimo che ha vinto la Coppa 44 anni fa, ironizza sul gesto di Pato, un cuore alla sua ragazza, alla sua famiglia, presenti in tribuna, dicendo che era un segno per Berlusconi di dargli "una patacca" d'oro...interisti sempre a pensare ai soldi... Oggi come al solito hanno vinto grazie al solito aiuto degli arbitri (Inter nuova Juve sempre più), di solito per sbloccare la partita, fanno fallo e gli danno rigore.... Dietro le quinte trama il complotto Moratti-Mortadella-Petrolio Italia-Telecom-unisti... A proposito: ma Montezemolo che sgridava Silvio perchè usa auto straniere, poi adesso il Luca Covdevo compra i treni francesi??????!!!!! Muto!!!!!!!!!!!!!! Sta facendo i suoi "affarucci" con le banche... Luca Covdevo di Montezemolo (lo chiamo anch'io con tutto il nome sennò non si gira ghghghgh), quest'anno ti gufo la Ferrari di brutto... Forza McLaren, viva le auto straniere.

Grande Silvio col nuovo look (sembra uno stilista), adesso ha lanciato la moda della sciarpa a pois (una zebra a pois nananananà ghghghghgh beh, che c'è? ghghghgh a pois a pois a pois.. :D) Adesso metto anch'io la sciarpa a pois, così mi prendono per un culattone mwahahahahaha
Ho fatto proprio bene a prendere questa partita, 7 gol, come 7 il numero di Pato, che nelle numerologia napoletana 7=il fucile, li ha impallinati. Oggi c'erano gli interisti che si vedeva lontano un miglio si rodevano dall'invidia... Ronaldo non mi era piaciuto all'inizio, pesantissimo, lento (ma era al rientro dopo tanto tempo), e il primo gol l'aveva pure sbagliato da solo davanti al portiere... secondo me per una frazione di secondo impercettibile, quel primo gol forse è anche di Pato, è incredibile proprio in quel millesimo di secondo (la palla, per essere gol, deve entrare tutta) con tiro di Ronaldo ma un quasi "spizzico" di Pato.
Poi però il Ronnie traditore dell'Inter eh eh è stato un grande, colpi di tacco, triangolazioni, e il secondo gol molto bello. Nell'azione del gol di Seedorf, Pato ha sbagliato due gol facili davanti alla porta, ma nel primo è stato bravo il portiere, nel secondo gli è arrivata la palla addosso. Troppa foga all'inizio ma è normale, è bravo perchè "svaria su tutto il fronte d'attacco" :), pure sulla fascia, e induce gli avversari al fallo, è velocissimo, e sveglia i compagni col suo tipo di gioco, e i dribbling (per ora) gli riescono.
Quel Lavezzi del Napoli è veramente scandaloso...sempre per terra, sceneggiate a ripetizione, appena sente un tocchetto (e anche quando non lo sente..) si butta per terra.
Su Mediaset Premium si possono scegliere 3 telecronache: quella che seguo io, di Pellegatti, ha spesso dei problemi audio, e ieri si sentiva lui incazzato con qualcuno dello staff, e diceva cazzo di qui e cazzo di là. Al derby c'era un boicottaggio interista, perchè l'audio di Pellegatti diventava da solo audio del commentatore interista portasfiga... E quando poi è tornato Pellegatti, non era molto bello perchè la voce arrivava prima delle immagini.
Facciamo un minuto di silenzio per gl'interisti, che ogni volta che fanno qualcosa di buono, vengono subito messi in ombra dal Milan (exempli gratia: fanno un bel gol, il Milan tira fuori un nuovo campione, "vincono" uno "scudetto", se così si può chiamare, dopo 20 anni, e il Milan vince subito nell'ordine: Coppa dei Campioni, Supercoppa Europea, Pallone d'Oro, Coppa del Mondo, Fifa World Player, squadra più titolata della storia del calcio, grazie a Silvio, "di più nin sò"). Milan vera squadra reazionaria... Prendi una briciola? (avariata), va bene, e io mi prendo la baguette. Tiè un bello scfilatino ghghghgh
Non hanno avuto niente di meglio da fare che ironizzare ancora sugli errori degli altri, di Dida, "ti piace vincere facile", proprio loro che per "vincere" qualcosina (in provincia di Siena..Toscana) hanno dovuto eliminare e danneggiare le dirette avversarie, facendo le inter-cettazioni, gestite da loro, of course, con la Telecom-unisti mortadelliana (quel caso finito toscanamente a tarallucci e vino), così che tra qualche anno verranno fuori altre verità sull'Inter...