Come ogni "fine dell'anno" (del vostro anno e di Mortadella, il famoso "anno della svolta"...), mando la mail sul vero Capodanno.
Leggo dal mio libro sulla francia:
Poichè non esiste nell'orbita terrestre nessun particolare punto che permetta di stabilire l'inizio e la fine di un anno, la scelta di una data precisa è in fondo arbitraria ed è mutata più e più volte con il passare del tempo. Anticamente l'inizio del nuovo anno veniva festeggiato in occasione dell'equinozio di primavera, che oggi corrisponde al 21 marzo, mentre per i Romani cadeva il 25 marzo. In sèguito mancò a lungo una data accettata da tutti: qualcuno faceva incominciare l'anno nuovo dal primo gennaio, qualcuno da Natale o da Pasqua. Naturalmente questo creava problemi, dato che la Pasqua non cade in un giorno fisso, ma può oscillare tra il 22 marzo e il 25 aprile, e la lunghezza dell'anno variava quindi di continuo. Soltanto nel 1564 l'allora tredicenne Carlo IX re di FRANCIA, il "re bambino", rese obbligatoria la data del primo gennaio come primo giorno dell'anno. Questa scelta venne via via accettata anche dagli altri Paesi cattolici mentre in quelli protestanti la resistenza fu più lunga perchè non si voleva acconsentire a una decisione presa da un sovrano straniero.
In GRAN BRETAGNA si continuò quindi a festeggiare l'inizio dell'anno il 25 MARZO fino al 1751, lo stesso anno in cui venne accettato il calendario gregoriano, ordinato da Papa Gregorio XIII nel 1582 per ristabilire la concordanza dell'anno con le stagioni.
Tra l'altro il 25 marzo è l'Annunciazione del Signore.
Non ho quasi mai festeggiato il Capodanno il 31 dicembre, l'ho fatto solo se tirato a forza da qualche amico, ma la maggior parte dei San Silvestro li ho passati a casa a dire: senti tutti quegli stronzi che festeggiano i francesi e non lo sanno...
ghghghgh
Da bravo inglese io festeggio il Capodanno il 25 marzo al pub inglese (l'unico pirla che festeggia nel locale e tutti si chiedono perchè ghghgh, avrà vinto al Superenalotto, boh, o gliel'avrà data la qualcuna, chi lo sa).
Ma tu guarda se devo festeggiare una roba che ha deciso un bambino francese... Allons enfants! Allonsanfanculo!
Labels: cultura
"The Mission", Ennio Morricone
Nonostante la pioggia inglese, il concerto di Morricone è stato super, alcune canzoni davvero commoventi, con la pioggia e le lacrime in faccia che si mischiavano...wow che immagine...
Come on get a tan from standin' in the English rain! As it soaks to the bone!
Se volete ordinare il cd doppio (non ci sarà nei negozi, perchè in edizione limitata, per la ricerca contro il cancro), costa 25 euro, ecco il link per questo "live in Milano" da tramandare a figli e nipoti:
http://www.airc.it/eventi-manifestazioni/concerto-ennio-morricone.asp
Labels: musica, spettacoli
Mortadella...hai voluto la bicicletta? Adesso pedala! (se ce la fai...)
A Napoli, Apicella e Silvio "bandanato", davanti al vulcano che erutta lava...come alla sua festa quest'estate... Mi ricordo quante balle hanno raccontato i sinistri dopo, del tipo che hanno dovuto chiamare i vigili del fuoco e che "come cittadini italiani" volevano i danni... Ma de che? Non c'è stato nessun incendio nè pompieri.
In 24 anni l'esercito di Tel Aviv è stato affiancato da centomila sostenitori disarmati. Vengono da tutto il mondo. E molti, come Anna, non sono ebrei. Una volontaria Sar-El fra i soldati d'Israele.
E' notte fonda e sono sola in bagno. Entra una soldatessa in ciabatte e asciugamano sulla spalla. «Fai la doccia?», chiede in inglese. «No» rispondo, continuando a guardarmi allo specchio. «Perché no?».Siamo nel deserto del Negev e viviamo e lavoriamo tutto il santo giorno nella polvere, ma ho fatto la doccia nel tardo pomeriggio. Mi giro a guardarla. è brunetta e piccolina e mi osserva da sotto in su con i grandi occhi marroni sgranati. «L'ho già fatta» dico, e dalla mia voce traspare un leggero stupore. «è perché ho paura di fare la doccia da sola», esclama lei per giustificarsi. «Se è per questo» dico con l'aria più naturale di questo mondo, «non preoccuparti, rimango qui ancora un po'. Devo lavare i denti, la faccia, mettere la crema...». Lei sporge un musetto da topolino intimidito: «Sai, i ragni, le blatte.». Dio, quanto è giovane, sto pensando io. Quanto è giovane, e mi fa male il cuore.Ha compiuto diciotto anni da pochi mesi, è sotto le armi, e come ogni ragazzina ha paura degli insetti e forse anche di questo stanzone che di notte sembra ancora più grande, con tutte le docce in fila e i lavandini e i gabinetti, separato dai dormitori da un andito silenzioso e buio. Dorme con due compagne in una camera di fronte alla mia. Ieri sera la porta era spalancata: tre letti con le coperte azzurre, manifesti alle pareti, uno stereo, una piccola libreria, peluche ovunque e poi la nota inverosimile di un M16 di traverso sul primo letto, al fianco di un orsacchiotto spelacchiato bianco e marrone.
Un'associazione particolare
Ecco, c'è chi si porta a casa il ricordo delle vacanze ai Caraibi. E chi, come la sottoscritta, la nostalgia di certe notti da volontaria in Israele, nella base militare di Tse Elim, a mezz'ora dalla città di Bersheva, in pieno deserto. Tse Elim è il nome di un arbusto a forma d'ombrello basso che cresce tra le palme e gli 'arava bohia', alberi simili ai salici piangenti ma adatti all'aridità del luogo. Alberi alti, frondosi e polverosi, faticosamente piantati dagli ebrei che non si arrendono mai e che continuano a prodigarsi per riscattare la terra d'Israele. Vivo a Roma da molti anni e all'inizio del 2002, alcuni mesi dopo l'attentato alle Torri gemelle, chiesi alla responsabile della Sar-El, presso la Comunità ebraica romana, di inserirmi nella lista degli italiani in partenza per l'estate successiva. La Sar-El (Sherut LeIsrael, Servizio per Israele), fondata nel 1982, è una associazione di volontari provenienti da tutto il mondo. Si calcola che in questi 24 anni circa centomila persone ne abbiano fatto parte, la maggioranza ripetutamente e spesso per periodi di tempo molto lunghi. I volontari collaborano alla difesa d'Israele lavorando nelle basi militari, condividendo con i soldati le fatiche della vita quotidiana per un periodo non inferiore alle due settimane.
Spensierati, nonostante tutto
Nel 2002 la risposta alla mia richiesta fu un no senza se e senza ma. Non sono ebrea, non mi conoscevano, non conoscevano nessuno che mi conoscesse e le ragioni di sicurezza prevalevano, allora, su ogni altra considerazione. Israele era sottoposto in quei mesi alla seconda Intifada, una serie di attentati terroristici di efferatezza inaudita. Il rifiuto della Sar-El romana non mi offese, iniziai però a cercare vecchi amici ebrei che conoscevo sin dal tempo dell'università perché testimoniassero a mio favore. L'iniziativa ottenne successo. Nell'estate del 2003 mi fu concesso di lavorare in una base militare israeliana insieme ad altri della Sar-El. I volontari provenivano dall'Europa, dal Canada, dagli Stati Uniti, dal Sudafrica, c'era persino, ricordo, una ragazzina siberiana. Per la maggioranza si trattava di ebrei, ma molti non lo erano, proprio come me. Sono tornata volontaria in Israele anche la scorsa estate, durante il conflitto con gli hezbollah libanesi. E ci sto tornando ora, in questo dicembre 2006, quando grazie al terrorismo filosiriano il Libano è di nuovo sull'orlo della guerra civile e da Gaza non cessano di piovere sulle città israeliane i missili qassam. Nelle basi militari israeliane ciò che colpisce il nuovo arrivato è il rapporto di amicizia tra i soldati dei due sessi. Sembrano tutti ragazzini, i più anziani hanno vent'anni. Maschi e femmine lavorano e si esercitano insieme, mangiano insieme e dormono in stanze attigue. Atteggiamenti di prepotenza o di bullismo renderebbero la situazione insostenibile e il 'nonnismo' è un fenomeno pressoché sconosciuto. Ho riflettuto spesso sul fatto che un esercito del genere può esistere e restare efficiente solo grazie alla grande cultura e civiltà della quale è permeata la società israeliana. Dove il rispetto della donna e la solidarietà e l'amicizia nel 'fare assieme' rimangono valori supremi.
Giocare a shesh besh
Tsahal si potrebbe definire un 'esercito del popolo' nel senso letterale del termine. Tutti i giovani, dopo i 18 anni, ne fanno parte, i maschi per tre anni, le femmine per due, gli adulti continuano a tornarvi, come riservisti, per un mese ogni anno fino ai 45/50 anni, ma molti, volontariamente, anche oltre i 65. La sera, nelle basi, è il momento più tranquillo. Finito il lavoro, dopo cena, alcuni soldati hanno l'autorizzazione per tornare a dormire a casa, gli altri si riuniscono in cortile e si divertono come tutti i ragazzi della loro età: chiacchierano, suonano la chitarra, giocano a shesh besh, una specie di dama mediorientale, o a basket, si mandano sms sul telefonino. Seduti qua e là, noi volontari ci raccontiamo della nostra vita, del perché siamo venuti in Israele e intanto osserviamo la loro giovinezza, felice e spensierata nonostante tutto.Nei nostri confronti i soldati mostrano rispetto misto a curiosità. Chi sono questi stranieri, molti neppure ebrei, che vivono per settimane nelle basi al solo scopo di sostenere Israele e che poi ripartono come se niente fosse?
«Perché ci aiutate?»
A volte lo chiedono anche apertamente: «Perché ci aiutate?». Quest'anno i volontari sono stati molto più numerosi, accorsi per aiutare Israele nella guerra contro Hezbollah. Sparpagliati tra i soldati delle retrovie, nella base di Tse Elim eravamo in ventitrè, tutti madre lingua inglese, tranne me, uno svizzero tedesco e una coppia di giornalisti di Goettingen. C'erano molti americani, un avvocato di Toronto accompagnato dalla moglie, un ricco imprenditore delle Hawaii. Il nostro compito era riparare le uniformi e le attrezzature belliche. Altri italiani erano stati inviati a Kfar Etzion, dove preparavano gli scatoloni di cibo per i combattenti al fronte.
www.tempi.it
Alla manifestazione di Roma c'erano 2.200.000 persone. Secondo Fassino invece c'erano 250.000 persone (le ha contate?), mentre in Spagna secondo il giornale "El Paìs" (di sinistra, tipo "Il Corriere della Sera") c'erano "màs de cien mil personas", più di centomila persone. Ah beh certo, questo è sicuro...
Labels: politica
LIBERO-WIND-INFOSTRADA: voto 5/6
E' di ieri la notizia che a 137.000 clienti verranno restituiti tutti i soldi che abbiamo speso per pagare il canone Telecom (mi sembra di ricordare 37 euro alla volta) da quando Infostrada nel 2001 (proprio l'anno in cui mi sono abbonato) diceva di non farlo pagare più, e invece io ho continuato a pagarlo per anni. Bisogna interessarsi a questa cosa, sono parecchi soldi (poi ovviamente - siamo in Italia - non si è saputo più niente...per questo motivo forse cambierò gestore).
Libero funziona abbastanza bene, ma non mi sento proprio di consigliarlo. Tra quelli economici è uno dei migliori, con Tele2, ma forse è meglio spendere qualcosa in più per un altro migliore, come Fastweb. Ogni tanto con Libero viene fuori qualche storia di "pubblicità ingannevole". Ho lavorato per l'Enelgas (in cui trattavano anche Libero Wind, erano ancora collegati) per circa 2 settimane, poi ci ho litigato. Ho avuto la chiara impressione che cercavano di truffare i clienti. Tutti lo fanno, ma c'è chi lo fa di più (ogni riferimento a Telecom è puramente casuale...ehehehe).
Tra l'altro Libero è sponsor della francese Renault del sinistro Briatore...disprezzabile.
L'assistenza fa a dir poco schifo... Sarà un caso che si trovano a Roma? I romani mi stanno simpatici, ma questi sono davvero maleducati - sempre che riesci a prendere la linea - e neanche avvisano che le chiamate chilometriche sono diventate a pagamento, e in più non sono mai disponibili, quindi telefonate a vuoto...mi sa che prendono "p'er culo"... Poi ti dicono "quale modem? EH..ne abbiamo 25...EH..." ...parlano come quando parlo io in romanesco, c'hanno quel modo di fare che dicono sempre "EH"...te trattano come un rincojonito...nun se capiva 'na mazza...se c'era mio padre o mi madre o mi nonna ar telefono, che je facevano? Je sparavano? Mi sa che passerò presto alla Vodafone-Fastweb...
Sapete da quale compagnia telefonica sono gestite le comunicazioni dei militari italiani in Libano? Da questi, Libero-Wind-Infostrada. Che sono egiziani quindi arabi. Tutto un programma. Ma c'è di peggio.
TELECOM-TIM-ALICE: voto 0
Sicuramente è la peggiore di tutte in assoluto, tanto che ci ho pure scritto uno dei miei libretti, intitolato "Telecomunisti ! "
Tutto il casino che è venuto fuori, intercettazioni, Mortadella, ecc. basterebbe a farle una pessima pubblicità.
La Telecom, più di chiunque altro, cerca di fregare i clienti in ogni modo, perchè ho letto, sentito, trovato e provato io stesso che le ha combinate proprio tutte. Ci ho pure lavorato per un brevissimo periodo, e ho visto altre truffe propinate agli utenti. Non a caso la Telecom è uno degli sponsor dell'Inter, quella vincitrice della "Serie A TIM"... Mi ricordo una telefonata esemplare: io come sempre dicevo al telefono di essere un operatore Telecom e una volta un signore mi ha risposto: "Scusi, come ha detto? Telecom? Grazie grazie, arrivederci", e ha subito riattaccato. Ha fatto bene.
Le promozioni della Tim poi sono sempre un po' strane, non si capisce mai bene tutto. A elencare tutti i problemi che ha dato la Tim, famo notte. La storiella "tengo la Tim perchè molti miei amici hanno Tim" è una boiata, perchè con altri gestori ci sono tariffe dove non c'entra niente chi chiami. Quindi sarebbe come dire "continuo a drogarmi perchè molti miei amici si drogano". Sì, allora buttati pure dalla finestra perchè altri si buttano.
Telecom assolutamente da boicottare. Come? Passando a un altro gestore, e parlandone male ai conoscenti.
TISCALI: voto 2
Quella del sardo Soru-conflitto di interessi (e poi dicono che il conflitto ce l'ha solo Silvio? In Italia ce n'è una serie...). A Tiscali non mi abbonerei mai neanche se fossero loro a pagarmi.
TRE: voto 6
Anche qui ho sentito qualche storiaccia, ma come dappertutto. Certo che poi mettere per la pubblicità Amendola non è proprio garanzia di qualità...
TELE 2: voto 6+
Qualche problemino lo danno anche loro, come tutti, ma la pubblicità che da anni dice "niente più canone Telecom" mi sta molto simpatica.
FASTWEB: voto 7
Sembrerebbe la migliore, e forse lo è, a livello di prestazioni. Anche se ho sentito di diversi problemi, persino a persone (sorry for the pun :) che abitano in centro a Milano (figuriamoci quindi sulle montagne o nelle campagne nebbiose). Io per esempio sono in centro, ma nonostante mi abbiano "tirato su la via" più volte, per mettere cavi, cablaggio, linee, fibra ottica e quant'altro, non posso ricevere Fastweb perchè manca la centralina nel mio palazzo. E che cazzo.
VODAFONE: voto 9
Basterebbe solo dire che è inglese. Ma poi uno direbbe che ho pregiudizi. Invece funziona davvero alla grande, coccolano i clienti in ogni modo, promozioni, di tutto, senza cercare mai di fregarli, garantito. Ce l'ho da più di 7 anni. Peccato che non posso metterla anche per internet perchè per il pacchetto che vorrei io, si appoggia a Fastweb.
Labels: tecnologie
Richard Gere, invecchiato di brutto, ha accostato il nome di Berlusconi a quello di HITLER...... La vecchiaia dev'essere una gran brutta cosa... O forse qualche simpaticone sinistro gli ha descritto così Silvio. Si vede che ci teneva a una bella figura dell'Italia...
Paolo Virzì ha presentato il suo film N-Napoleone come un film sul berlusconismo (mentre adesso, dopo pochi giorni, stiamo assistendo agli show di Napoleone-Prodi...). E il bello è che il motto del Festival era una frase di Fellini: "La felicità è dire la verità senza ferire nessuno". Peccato che i feriti siano sempre gli stessi, per loro i cattivoni sono sempre quelli. Tra l'altro dimenticano che Fellini non era proprio di sinistra, ricordo alcuni suoi disegni anti-comunisti...
Il...parterre (scusate il francesismo) era formato da politici a senso unico, tutti di parte: Dario Fo e Franca Rame, Visco, Rutelli, Marrazzo, Gasbarra, ecc.
Poi c'era un premio su "i giovani e il cinema tra diversità e METISSAGE"...
Coi ragazzi-giudici presentati come EROI: "Vengono a proprie spese, si vedono tre film al giorno". Immagino che sacrificio disumano !!! Arriveranno a fine mese?
Tutte le star del Festival (costato 10 milioni di euro mentre le periferie di Roma sono a livello da Terzo Mondo) erano straniere, neanche una star italiana. Allora Lui, il WALTER EGO, Vertroni er Re de' Cojoni, ha invitato in fretta e furia per il prossimo anno Sofia Loren.
Il TOP del Festival è stato il "pomeriggio ecologista" con Alfonso Pecoraio Scanio e Leonardo Di Caprio (lo saprà che mi mando i messaggi con la sua "fidanzatina" israeliana, la modella Bar Refaeli? DI CAPRIO CORNUTO !!!!!!!!!!!!!! ghghghghghghgh). Il pubblico si è annoiato e non poteva intervenire.
E l'ultimo giorno, ci mancava solo il tram pubblicitario "dall'anima glamour" che "emana nell'aria il buon profumo di fragranze d'oltralpe di uno dei maggiori couturier francesi, Jean Paul Gaultier". A Milano questo giro di parole si chiama con una sola parola: culatùn.
ghghghgh
Veltroni ha parlato di ENORME SUCCESSO del Festival, "siamo già una delle prime manifestazioni al mondo". Sì, molti spettatori erano SCOLARESCHE...altro che grande successo...parla di 480mila persone, quindi, guardando il numero dei biglietti, 4,5 persone per ogni biglietto...eeeh...
E poi fa:
"Lo so che c'è chi è ancora pronto a mettere mano alla pistola quando si parla di cultura"
Quindi riferendosi al sindaco veneziano di sinistra Cacciari che aveva utilizzato la stessa espressione, armi in pugno, se lo Stato avesse finanziato la Festa di Roma...
Labels: politica, spettacoli
Il colmo di questi politici sinistri che prendono come esempio politico la francia, è che in francia sono molti anni che c'è la destra... Ma poverini, forse non lo sanno...
Rutelli Er Cicoria il battutista:
"Mi impegno categoricamente a restituire le nuove tasse imposte oggi, tra 2 anni" (pensa di esserci?)
Sì. Come qualche anno fa, quando addirittura comunicò la data esatta in cui avrebbe inaugurato il Ponte di Messina. Esiste? Oggi se n'è dimenticato del tutto. E noi dovremmo credere a Er Cicoria Er Pol Niuman de noantri?
Disse il Mortadella, prima delle elezioni:"Prometto di ricompattare questo paese diviso in due".
CI E' RIUSCITO !!!!!!!!!!!!!!!!!!! Infatti è quasi tutto schierato contro di lui.
Mortadella sulla Telecom, al Corriere della Sera:
"Ma anche se lo avessi saputo che importanza aveva? (LUI NON SA MAI NIENTE... TANTO NON E' IMPORTANTE EH...). Sono riusciti a dirottare il dibattito sul fatto che io sapessi o meno, se mentivo o dicevo la verità, che in fondo è qualcosa senza importanza".
DIRE LE BUGIE O DIRE LA VERITA' E' LA STESSA COSA?
CE LO GARANTISCE LUI?
"Lei sa come si fa la mozzarella? Si gira con pazienza e si forma una matassa (HA TROVATO UNA COSA CHE SA FARE?). Ecco, eeeeeh diciamo che sto facendo una mozzarella..."
Sì, una mozzarella: DI BUFALA !
Ma torniamo ad analizzare la famosa frase dello "scontentare tutti", da un punto di vista ribaltato:
Lui disse:
"Una Finanziaria giusta deve scontentare tutti".
Ma quindi una ingiusta accontenta tutti? ...
E' stato stabilito il nuovo record mondiale di sbianchettatura:
RUTELLI ER CICORIA, DATA 10-11-06: "La tassa di soggiorno è una norma giusta e moderna, i proventi saranno investiti nel turismo. Le critiche sono piagnistei assurdi".
RUTELLI ER CICORIA, DATA 14-11-06: (4 giorni dopo) "La soppressione della tassa di soggiorno è una decisione saggia. Era una misura che metteva in difficoltà il turismo".
Quindi tutta quella storia della tassa sul turismo, che sono andati avanti per mesi, era forse forse una cagata pazzesca?
www.krancic.it
Hanno aperto una nuova casa di cura, il manicomio Mortadella... Consiglio, a chi non l'ha visto, di vedere il film sui pazzi "Qualcuno volò sul nido del cuculo" (come attore c'è anche Mortadella), a cui si sono ispirati gli Oasis per questo video:
Le parole della seconda strofa: "when you're lonely and you start to hear the little voices in your head at night..."
Lui lo vedo bene nel ruolo di Jack Nicholson, il delinquente che si finge pazzo per evitare il carcere...
Ho controllato: non è mai successo nella storia dell intera umanità, neanche nelle peggiori dittature, che il capo di un governo desse dell' "impazzito" al suo paese.
C'è grande crisi, ma per Natale spendete almeno 49 euro in libri alla Mondadori, entro il 3 dicembre, vi regalano un abbonamento a una rivista di Silvio (Panorama, Donna Moderna, Tv Sorrisi&Canzoni, Travel, Flair, Cosmopolitan) per 3/6 mesi:
www.bol-support.bol.it/bol/prtr/mondadori/premi.htm
Trai i libri, ne consiglio un altro: "Ve li racconto io" di Roberto Gervaso (446 pagg., 18 euro), in cui scrive anche di Indro Montanelli, che mi somigliava un po' :)
"Scrive a velocità astrale, senza un'esitazione. Ama gli aneddoti e quelli con cui condisce gli articoli sono spesso inediti. Prende per mano il lettore dalla prima all'ultima riga, senza farlo sbadigliare, ma divertendolo, e divertendosi con lui. Gli ammicca per renderlo complice di una battuta o di una rivelazione. Non è un uomo facile e, come tutti gli uomini di carattere, ha un cattivo carattere, che diventa pessimo quando deve fare qualcosa controvoglia o discutere con i cretini. Non ha peli sulla lingua e non intinge la penna nell'inchiostro neutro (lo dico sempre che l'imparzialità non esiste... - n.d.P.G. ). Dice quello che pensa".
Montanelli: "Quest'Italia, che delusione".
"11 gennaio 1994. Indro Montanelli ha lasciato "Il Giornale" in polemica con Berlusconi. La sinistra gongola: ne farò il suo nuovo eroe (poi scriverà per anni sul Corriere... - n.d.P.G.), il suo nuovo santo patrono, immemore che (sbianchetto!), fino a ieri, gli aveva dato del conservatore, del reazionario, del fascista. Anzi, dello "sporco fascista". Indro poteva anche rompere con il Cavaliere, ma non doveva buttarsi tra le braccia di chi, per lustri, lo aveva messo in croce e all'indice".
Quando avevo "lavorato" per un breve periodo per la Telecom (Alice), dopo poco tempo le azioni in Borsa della Telecom sono crollate ghghghghgh (e io godevo).
Adesso invece è successo il contrario con Amazon: da quando sui miei siti ho messo una serie di pubblicità e una sfilza di oggetti (con un sistema di ricerca di qualsiasi prodotto sul mercato), sul giornale leggo "il titolo Amazon vola sui risultati: il forte rialzo del colosso delle vendite online Amazon spinge al rialzo il Nasdaq. L'internet company ha segnato un rialzo superiore al 11% dopo la pubblicazione della trimestrale giudicata positivamente dal mercato".
"Il Financial Times ha classificato come peggior ministro, Padoa Schioppa. Entusiasta il governo italiano: peggior ministro? E vai! Almeno che è un ministro se la sono bevuta!"
(Ezio Greggio)
Leggere certe cose su giornali sinistri, dimostra bene come diano notizie tendenziose, non corrispondenti alla realtà. E' incredibile poi come ci siano ancora persone che difendano le decisioni del governo (saranno miliardari? Che non gliene frega di pagare di più?), ad esempio un "lettore" oggi che difendeva la finanziaria, e si firmava "Fabiano Contraffatto"...ma dai...sembra uno scherzo.
Oh ma quanti scioperi e manifestazioni stanno facendo... Ormai li hanno fatti TUTTI: tassisti, panettieri, farmacisti, avvocati, professori, studenti, benzinai...hanno fatto bene. E in continuazione telegiornali e giornali (di sinistra)...più che scioperi assomigliano a una CENSURA dei disastri che stanno combinando al "governo"...
Ci sono persone che - purtroppo lo scoprirete solamente dopo - sfruttano le disgrazie altrui per avvantaggiarsi, economicamente e/o politicamente.
Ho sentito che in questi giorni c'è una manifestazione di Emergency contro la guerra. BENE, BELLO, dice la persona ingenua.
Innazitutto, era un po' di tempo che non ne facevano una. Si vede che le missioni di pace di Silvio sono guerre, invece quelle che ha continuato e inventato altre la sinistra sono guerre con le armi GIOCATTOLO (per non parlare della guerra vera e propria della sinistra nel '99 nei Balcani).
Emergency è uno degli sponsor dell'Inter, il cui proprietario è, come lo chiamo io, "il petroliere comunista" Moratti (qualche anno fa voleva candidarsi sindaco di Milano per la sinistra).
E qui bisogna aprire gli occhi.
Obiettivo delle Organizzazioni Umanitarie nelle situazioni di guerra dovrebbe essere quello di aiutare i civili SENZA DISTINZIONI. Una funzione alta e nobile che ricorda ai belligeranti che siamo TUTTI ESSERI UMANI, che vi sono comunque aspetti in comune anche tra "i peggior nemici". E' l'altra faccia delle regole di guerra, per lo più rifondate dopo l'ultima guerra mondiale, secondo le quali persone o istituzioni civili non devono essere obiettivo di azioni militari. Queste invece, anche quando condotte con grande attenzione e tensione morale come nel caso di Israele, finiscono spesso per determinare morti nella popolazione e per distruggere edifici "non militari". Il bilancio in Libano e a Gaza, ad esempio, è senza dubbio drammatico e viene descritto in alcuni numeri di "The Lancet", prestigiosa rivista internazionale di medicina. E' inaccettabile tuttavia che organizzazioni umanitarie e riviste scientifiche ABBANDONINO la posizione terza di NEUTRALITA'. Questo è successo ad esempio con l'esclusione per anni dalla Croce Rossa interenazionale dell'analoga sigla israeliana o, come nel caso di "Lancet", condannando una sola parte (di solito Israele, guarda un po' il caso) senza ricordare le responsabilità dell'altra. Senza ricordare ad esempio l'impiego dei civili e delle loro abitazioni come scudo da parte dei terroristi (se avete seguito la guerra quest'estate, c'era un esempio lampante). E' successo persino che ambulanze abbiano dato passaggi di nascosto a terroristi di Hamas "in missione". Le critiche a questa gente sono indispensabili.
DARFUR? QUALE GENOCIDIO?
A proposito di Emerdency (lapsus freudiano).
Ho letto che in un telegiornale della Rai hanno intervistato il Gino Strada fondatore di Emergency. Il giornalista gli fa: "Cosa pensa del genocidio che si sta perpetrando nel Darfur?". E il Gino: "Quale genocidio? E' tutta un'invenzione giornalistica". Vai Ginone!
E' straordinario scoprire che a negare il genocidio in Darfur (oltre 200.000 vittime, ad oggi) sono rimaste solo due persone al mondo: il presidente del regime islamista di Khartoum, Omar Hassan Al Bashir, e Gino.
Gino va esponendo da tempo - per esempio sul sito di Democracy Now ! - la rimarchevole tesi che "non c'è affatto un genocidio in Darfur, c'è solo un conflitto a bassa intensità che si trascina da 20-25 anni". Pensate un po', soltanto tre mesi orsono (agosto 2006) il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che autorizza la creazione di una forza di pace per il Darfur. Il paradosso è - come ci ricorda l'editoriale del New York Times dell'11 settembre 2006 dal titolo piuttosto significativo "15 giorni per salvare il Darfur" - che tale forza di pace potrà essere dispiegata solo con il consenso del governo sudanese. "Il che significa - scrive il NYT - permettere al regime responsabile per questo genocidio di decidere se le uccisioni continueranno oppure no". Human Rights Watch ha lanciato una campagna urgente invitando a diffondere questo editoriale del NYT. E tutte le maggiori agenzie umanitarie internazionali, da Amnesty International a Médicins sans Frontières (a proposito, ma Gino non era un medico?), hanno sottoscritto un documento in cui si ribadisce la definizione di "genocidio" per i musulmani neri del Darfur massacrati dai musulmani arabizzati sostenuti dal governo sudanese. Ora, il fatto che il signor Strada non soltanto neghi un crimine così efferato, ma che sia arrivato a piantare le sue tende in mezzo ai carnefici, fa sorgere una curiosità: quelli che sostengono il marchio Emergency sono consapevoli di che cavolo di associazione "umanitaria" stanno sostenendo????????????!!!!!!!!!!!!!!!
www.tempi.it - www.ilgiornale.it
Quell'ex pilota di motociclismo, mi sembra si chiami Loris Reggiani, che commenta i Gran Premi accanto a Guido Meda, spesso indossa magliette di Emergency, però tutti dicono "è simpatico" eh. Continua a far strafalcioni in italiano, credo sia una lingua straniera per lui, un ignorante a 359° gradi, tranne che per il motociclismo. Un altro intelligentone che sostiene eMERDEncy.
Il governo del Ruanda ha deciso di aprire un'inchiesta sul ruolo della FRANCIA nel genocidio del 1994 in cui furono uccise 800.000 persone. I soldati francesi permisero e incoraggiarono il massacro dei tutsi.
Il genocidio forse è lo sport preferito dai francesi, il più famoso dei quali in seguito alla rivoluzione francese (in Vandea, contro i contro-rivoluzionari).
Quando deciderò di laurearmi, la mia tesi è sul turismo, argomento su cui mi documento da anni.
Ragion per cui posso dire due parole a proposito.
La mia riflessione nasce da un'immagine inquietante che ho visto oggi al telegiornale, il nostro signor Presidente del Consiglio Romano Prodi detto il Mortadella, vestito nel modo seguente: un maglione color bianco sporco, di lana, di quelli con il disegno delle trecce davanti, con girocollo (non a V), e camicia e cravatta infilati sotto il maglione in maniera che quasi non si vedano, ma spuntano appena. Ora, questo tipo rappresenta l'Italia, Paese di solito rinomato in tutto il mondo per la moda. Non c'è neanche bisogno di commentare, ma solo raccontare quello che si vede.
Ho come la leggera impressione che questi politici mortadellari facciano di tutto per essere d'ostacolo all'Italia, andando contro gli italiani in ogni modo possibile. La genialata dei 5 euro al giorno a testa se vai in hotel, campeggio, ecc. è ben nota a tutti. Un vero e proprio incoraggiamento a viaggiare, specialmente per la gente con pochi soldi, che questi signori di sinistra ripetono fino alla nausea di difendere e di essere dalla loro parte. A quelli che c'hanno i soldi gliene fregherà qualcosa di pagare quei 5 euro al giorno in più? E' solo uno dei mille esempi che spiegano come stiano rendendo i poveri ancora più poveri. C'è una bella battuta di Silvio a proposito: "Bertinotti ama così tanto i poveri che li vuole raddoppiare".
Ma non poteva mancare il personaggio che io personalmente detesto più di tutti, più di Mortadella persino, perchè almeno Prodi mi fa ghignare.
Parlo der Paul Newman de' noantri, cioè il vicepresidente del Consiglio, il signor Francesco Rutelli detto Er Cicoria (ricordate quando l'anno scorso diceva che lui mangiava pane e cicoria, modo di dire presente solo sul dizionario Italiano-Rutelli, Rutelli-Italiano).
Attualmente lui è vicepremier con delega al turismo. E' andato in tv a spiegare perchè gli italiani preferiscono andare in vacanza all'estero:
1) in molti paesi, anche in Europa, offrono voli low-cost o addirittura gratis per cui le vacanze in quelle destinazioni non sono gravate anche dal costo del trasporto
2) la qualità dei servizi è migliore
3) la correttezza dell'accoglienza, la gentilezza, la simpatia nei confronti del turista è maggiore
4) la pulizia in Italia spesso è pessima
5) l'ambiente è più valorizzato rispetto al nostro.
Sentito il tutto, i responsabili dell'intero settore turistico che lui rappresenta lo hanno ringraziato per la splendida pubblicità (tra l'altro, molto generalizzante), invitandolo ad andare a quel paese.
Era davvero necessario il Festival del Cinema di Roma, per fare concorrenza a quello di Venezia. Della manifestazione della gente senza casa a Roma a Veltroni non gliene po' fregà de meno, lui spende i miliardi per l'utilissimo Festival del Cinema di Roma, mica fesserie.
Situazione a Roma:
- metropolitane che si scontrano
- è la capitale più sporca d'Europa (per non parlare dei graffiti, ne è la capitale)
- strade piene di buche, ogni tanto vanno a Striscia
- tombini otturati
- i camion della spazzatura passano ALLE 9 di mattina (siamo a Roma, con calma eh... A Milano i camion ti svegliano alle 5 e anche prima, passano anche di notte a pulire)
- non c'è posto negli asili
- i venditori ambulanti abusivi sono in ogni angolo
- manifestazione della gente senza casa, repressa violentemente dalla polizia
E il Veltroni cosa fa?
- Festival del Cinema, 10 milioni di euro
- conferenza stampa per dire che il Pil di Roma è cresciuto più di quello di Barcellona e Londra. Con un piccolo particolare: sarà cresciuto sì, ma in classifica Roma rimane molto indietro rispetto a quelle due città, ed è normale che chi ha un Pil più basso abbia una crescita maggiore
- il Veltroni si millanta meriti che non ha, l'incremento turistico non è grazie a lui, ma forse forse eh alle decine di voli low-cost dall'estero e forse forse eh i monumenti, le chiese, ecc. che fanno di Roma un museo a cielo aperto
- candidatura di Roma alle Olimpiadi 2016, che non le avrà mai, come da mio intervento sul Corriere, perchè nel 2012 sono a Londra, e non esiste che rimangono in Europa
- Malpensa? Ma va, Roma ombelico del mondo...
- e ora il Veltroni studia pure da anti-Papa... Censuriamo, dovrebbe vergognarsi.
Meravigliose le sue dichiarazioni dopo l'incidente in metrò:
"ma la metropolitana era nuova!". Da 1 anno e mezzo c'erano incidenti (era sempre lui sindaco), lui invece pensa a organizzare feste, notti bianche, festival del cinema, spendere miliardi, e sono stati capaci in un'incredibile acrobazia di dare la colpa a Silvio!!! Grandissimi!!! Applausi, standing ovation!
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Il noto e apprezzato critico cinematografico nonché dichiarato cinefilo Walter Veltroni ha pubblicato anni orsono per la Sperling & Kupfer, un'ampia raccolta in due volumi delle recensioni proposte su Il Venerdì di Repubblica (GIORNALONE EH... - n.d.P.G. :). Il titolo che accomuna le due opere è Certi piccoli amori - Dizionario sentimentale di film e, in effetti, dobbiamo riconoscerlo, il sentimento, leggendo lo scritto veltroniano, si coglie, mentre, di contro, ahinoi, quel che neppure si intravede è un'effettiva competenza cinematografica del sedicente critico.
Ecco, di seguito, tanto per dare un'idea, una ventina circa di errori marchiani - tra i moltissimi rilevati - che un vero conoscitore di cinema non commetterebbe mai. Nel primo volume abbiamo trovato:
L'attimo fuggente. «Il film è un'astuta ricostruzione di un clima ferocemente autoritario in un college inglese degli anni Cinquanta». Così Veltroni, ma, come tutti sanno, il college di cui si parla è americano, del New England, anche se le scene relative sono state girate nel Delaware.
Balla coi lupi. «La vera rivelazione - scrive il critico - è Alzata con i pugni, indiana dolce e orgogliosa». Peccato visto che Alzata col pugno (e non «con i pugni») è una donna bianca da sempre prigioniera dei pellirosse.
Barbarella. Veltroni: «Jane Fonda in Italia è stata apprezzata in Cat Ballou ma poi incontrò Roger Vadim». No, Cat Ballou è del 1965 e il primo film girato da Jane con il regista francese è del 1964 (Il piacere e l'amore). Veltroni, evidentemente, sbagliando, ritiene che Barbarella sia l'esordio della coppia Fonda-Vadim, ma così non è!
Il grande dittatore. Veltroni: «Vinta la guerra, Chaplin dovette fare i conti con i suoi amici in casa. Quelli che lo sospettarono di attività antiamericane». Per il vero, Chaplin era inglese e non americano e quindi quel «casa» riferito agli Stati Uniti fa pensare che il noto critico non conosca la reale nazionalità del grandissimo Charlot.
Guardie e ladri. Veltroni: «È uno dei pochi film per i quali Totò fu celebrato da vivo.Gli diedero la Palma d'oro a Cannes». Straordinario, ove si pensi che nel 1951, anno di uscita del film, a Cannes ancora non si assegnava la Palma d'oro, che fu concessa al vincitore solo a partire dal 1955, ma, ancor di più, per il fatto che Guardie e ladri non vinse mai sulla Croisette nessuno dei premi principali.
Ombre rosse. Veltroni: «Il film ha più letture possibili, anche una che lo vede come una anticipazione della buona rivoluzione che fu il New Deal». Splendido storico Veltroni, considerando che il film «anticipatore» è del 1939 e che, quindi segue (non precede) il New Deal di sei anni!
Questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo. Veltroni: «Con Peter Falk occhio di lince e futuro ispettore». Ma quando mai il tenente Colombo è stato ispettore?
Soldato blu. Veltroni: «Fa parte di un ciclo di western al contrario che Hollywood sfornò durante il conflitto vietnamita. Primo tra tutti Un uomo chiamato cavallo. John Ford si sarà rivoltato nella tomba». Si resta senza parole ancora una volta e non tanto perché Soldato blu e Un uomo chiamato cavallo sono dello stesso anno (1970), quanto perché l'accenno alla tomba del povero John Ford è esilarante dato che il regista all'epoca era vivo e vegeto. Morirà nel 1973. Incredibile.
E passando al secondo e recentissimo volume, ecco altre chicche:
Accadde una notte. Veltroni: «Capra era nato in Sicilia, a Palermo». No, era di Bisacquino, in provincia di Palermo ma abbastanza lontano dal capoluogo.Agente 007 licenza di uccidere. Veltroni: «Ma tutto in questo film è straordinario: i primi trucchi tecnologici... gli scenari delle Bahamas».Peccato che il film fosse ambientato in Giamaica.
Il colpo della metropolitana. Veltroni: «In questo film Walter Matthau interpreta il ruolo di un commissario di polizia». Ma va là! È il capo delle guardie della metropolitana e collabora con la polizia.
Il danno. Veltroni: «Quel padre che si innamora della moglie del figlio». No Juliette Binoche non è la nuora di Jeremy Irons, è solo la fidanzata del giovane figlio.
Fermata d'autobus. Veltroni: «Lui è un cowboy gentiluomo...». Assolutamente no. È un rozzo e provinciale giovinastro. Naturalmente dal cuore d'oro.
Fiore di cactus. Veltroni: «Ingrid Bergman si cala in una dimensione per lei un po' irreale, quella della commedia». Ma se aveva divinamente recitato nel 1958 (undici anni prima) in Indiscreto, con Cary Grant, per la regia di Stanley Donen.
Giulia. Veltroni: «La storia del film trae origine da una bellissima autobiografia, quella di Lillian Hellman, che aveva settant'anni quando, nel 1974, scrisse Pentimento». Ecco spiegato perché Veltroni non si azzarda mai neppure a citare i libri dai quali spesso i film di cui parla sono tratti. Per una volta che lo fa sbaglia l'età della scrittrice (aveva sessantotto anni quando uscì l'autobiografia), la data di pubblicazione (1973 e non 1974) e non specifica che Giulia è solo un capitolo della storia, per di più niente affatto autobiografico, come dimostrò Paul Johnson, bensì inventato di sana pianta. Ma forse il critico non ha letto Johnson e non sa che Mary McCarthy accusò la Hellman di essere una bugiarda usando, queste parole: «Tutto quello che scrive, punteggiatura inclusa, è falso».
Harry ti presento Sally. Veltroni: «Il regista è Rob Reiner, lo stesso che aveva raccontato una storia d'amore con una donna protagonista. Il pluricitato Misery non deve morire». Come? Come? Aveva raccontato? Veltroni doveva scrivere racconterà visto che Misery è successivo (1990) e non precedente ad Harry (1989).
Per un pugno di dollari. Veltroni: «Può essere considerato un remake da I sette samurai di Akira Kurosawa».Regista giusto, film sbagliato. Come tutti sanno, Leone si ispirò a La sfida del samurai, dello stesso Kurosawa.
Sindrome cinese. Veltroni: «Il protagonista è Jack Lemmon, tanto bravo da ricevere per questa interpretazione un premio Oscar». Stranissimo ed incredibile perché tutti i critici sanno che Lemmon vinse l'Oscar, come protagonista, con Salvate la tigre, nel 1973, mentre aveva conquistato quello da non protagonista nel 1955 con Mister Roberts. Veltroni, purtroppo per lui,confonde l'Oscar con il premio che viene dato al migliore attore al Festival di Cannes che Lemmon si aggiudicò con questo film nel 1979.
Harvey. Un discorso a parte merita il pezzo dedicato dal noto critico al celebre film che vedeva protagonista, accanto a James Stewart, un immaginario, enorme coniglio. La pellicola è del 1950 e quindi l'ottimo Stewart, nato nel 1908, al momento di girarla aveva quarantadue anni. Ciò non di meno, Veltroni lo indica con queste parole: «Il ragazzo Elwood». Ora, il fatto che il famoso critico consideri un ragazzo un uomo di quarantadue anni ci fa finalmente comprendere come mai, mesi fa, egli abbia affermato su Limes, la rivista di geopolitica, in un articolo intitolato: «Il mio impatto culturale con l'America», che uno dei film più importanti per la sua adolescenza era stato L'uomo dei sogni che è del 1989 e cioè di quando Veltroni aveva ben trentaquattro anni. Beato lui che ha avuto un'adolescenza così lunga e che è ancora un ragazzo oggi, a cinquantuno anni suonati!
Mauro Della Porta Raffo
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GUERRA E PACE
PRIMA delle elezioni: è una sporca guerra, hanno le mani sporche di sangue (e simili espressioni scandalizzate) (notare che Berlusconi non ha fatto guerre, a sinistra l'hanno fatta nel '99 nei Balcani)
DOPO le elezioni: è una missione di pace, proseguiamo la nostra presenza in Iraq, Afghanistan, Kosovo, anzi la aumentiamo, andiamo pure in Libano. Di più: D'Alema: andremo anche a Gaza (siccome parla sempre con gli arabi, ha cambiato pronuncia e dicendo "gaza" intendeva "casa"? "andremo a casa"?)
TASSE
PRIMA: abbasseremo le tasse (quando Silvio le aveva già abbassate)
DOPO: (ora non solo non le hanno abbassate) le hanno aumentate, e di parecchio
GAS
PRIMA: l'aumento delle tariffe è colpa della destra
DOPO: è colpa dell'Enel
LUCE
PRIMA: l'aumento è colpa della destra
DOPO: è colpa dell'Eni
BENZINA
PRIMA: l'aumento del prezzo è colpa della destra
DOPO: non siamo riusciti a far abbassare il prezzo nonostante sia calato il prezzo del petrolio al barile... (negli altri paesi europei intanto il prezzo della benzina è calato). Se dovesse aumentare ancora, naturalmente è colpa del petrolio "alle stelle"
IMMIGRAZIONE
PRIMA: lo sbarco degli immigrati è segno dell'incapacità di Berlusconi
DOPO: (intanto gli sbarchi aumentano veritiginosamente) è un segno positivo, è forza lavoro (leggasi: voti a sinistra)
SOLDI
PRIMA: la gente non arriva a fine mese
DOPO: per magia nessuno di loro si lamenta più? Tutti ricchi sfondati? Osti, peccato che non sono uno di loro...
STIPENDI
PRIMA: aumenteranno, anche quelli di voi insegnanti, votateci
DOPO: sono diminuiti, anche quelli dei soldati in missione (si vede che ora la vita vale meno), e sono previsti altri tagli, ma invece sono aumentati quelli dei parlamentari...
PARLAMENTARI
PRIMA: li diminuiremo di numero, sia che vinca il "si" o il "no" al referendum
DOPO: sono aumentati, come i loro stipendi
AUTOSTRADE
PRIMA: gli ingorghi sono colpa della destra
DOPO: è colpa della società Autostrade, ma che ci frega a noi, quando passiamo con l'auto blu a sirene spiegate, tutti si devono spostare
TRENI
PRIMA: sono sporchi e in ritardo, colpa della destra
DOPO: (continuando a essere uguali e anche peggio) è colpa di Trenitalia, ma che ci frega a noi, noi usiamo le auto blu
LIBRI
PRIMA: l'aumento del prezzo è colpa della destra
DOPO: è colpa delle case editrici
Aggiungerne altre "ad libitum", su qualsiasi cosa.
"...Solo a uno come Santoro poteva venire in mente un colpaccio come quello di catapultare in apertura di trasmissione - a pneumatici ancora "non in temperatura" e quindi col rischio di un testacoda - Beatrice Borromeo. La giovanotta, come poi s'è capito rappresentava la chiave di volta di "Anno Zero" il cui tema era - e ti pareva - il problema dell'immigrazione. E come l'ha risolto, tirando l'acqua al mulino delle frontiere aperte e delle nazionalizzazioni a gogò, il nostro Santoro? Ponendo ai telespettatori questo interrogativo: fra Beatrice Borromeo, una con quella faccetta lì, quella puzzetta sotto il naso lì e quel tonetto lì, che confessa di essere un po' inquieta quando giunge di sera alla stazione di Milano per via della presenza di brutti ceffi extracomunitari, e gli extracomunitari medesimi che l'inquietano, da che parte state? Fra una come la Borromeo e un vu' cumprà clandestino, a chi va la vostra simpatia? E' evidente che i 3 milioni 794mila spettatori (pochini, ma buoni) sono stati tutti dalla parte degli extracomunitari perchè è impossibile parteggiare per una tipa che quando ti guarda è come se dicesse pussa via, tu, miserabile straccione che non hai fatto gli studi a Londra e che non hai l'ombrellone al Twiga di Forte dei Marmi (dove sta il Presidente dell'Inter Moratti.... - n.d.P.G.), che non hai avuto la Schwester e non fai lo shopping a via della Spiga. Grazie a questo mirabile sotterfugio, Santoro è dunque riuscito laddove altri toppano: indurre unanimemente a schierarsi con gli extracomunitari regolari o clandestini, buoni o cattivi, onesti o farabutti. E senza stare a menarla con i diritti umani, con i valori della solidarietà o con le settebellezze della società multietnica. Semplicemente traendo dal cilindro Beatrice Borromeo. Chapeau."
Paolo Granzotto
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COPPA DEL MONDO ALLA CINA (PER IL PING-PONG?)
Ma avete visto cosa stanno combinando con la Coppa del Mondo? L'allegra banda di compagni ubriaconi (eh magari fossero ubriachi! Perchè le ubriacature passano, loro invece sono proprio così, ubriachi ci rimangono), ovvero 400 PERSONE (che paghiamo noi, 1.400 euro di tasse in più all'anno solo per luce e gas) tutte sorridenti ed entusiaste, piene di ammirazione per i progressi della Cina, hanno portato la Coppa fino a là dentro a una borsa ( ! ), senza nessuna procedura per passare la dogana (si vede che hanno pensato: andiamo nel paese della contraffazione, delle robe copiate, portiamola così, magari ci fanno 'na copia così noi ci teniamo l'originale...). Il risultato è che gli allegroni ora sono tornati indietro e la Coppa è rimasta là, senza poter tornare indietro fino a quando verrà risolta la questione. Questi si complicano la vita per qualsiasi cosa, anche la più banale, me sembrano l'Inter! (che non a caso ogni tanto ha lo sponsor sulla maglietta scritto in cinese...). Ovviamente poi il Mortadella si è preso anche il merito del viaggio, che invece era già stato programmato da Silvio. Mentre il Mortadella era tutto euforico, delirando frasi a sproposito, un vescovo cattolico veniva arrestato. E il bello è che so di molta gente che vota Prodi "PERCHE' E' CATTOLICO"... Lui invece si beava pacificamente, non curante, o meglio, visto che non sa mai niente, ignorante di piccolezze fuori dalla sua miope vista, che in Cina consistono in: negazione dei diritti civili e di libertà di religione, diritti non riconosciuti ai lavoratori, esecuzioni sommarie, 1.316 Laogai (campi di concentramento) per rinchiudere dissidenti, religiosi, disoccupati, tutti da sfruttare, frequenti e sanguinose repressioni religiose, Chiesa cattolica clandestina alla quale appartengono 8 milioni di persone, tutte in costante rischio di arresto, vescovi spariti nelle carceri il tutto perchè sono persone che non appartengono al culto comunista, poi censura usata come routine, ogni protesta viene repressa, internet compreso, io ad esempio in Cina non potrei neanche esistere.
Cina? Molto meglio il Giappone, tra l'altro paese di grandi tradizioni.
www.kojiro-hiyuga.blogspot.com
DIRITTI DISUMANI (da "Il Giornale", 19/9/06, Filippo Facci, mitico)"E il professore adesso vuole riarmare la Cina"
Romano Prodi, nei giorni scorsi, si è detto favorevole all'abolizione dell'embargo sulle esportazioni di armi verso la Cina, misura che fu decisa dall'Unione Europea dopo i fatti di Tienanmen. Nel 1989, ricordiamolo, morirono centinaia di civili uccisi a fucilate o schiacciati dai carrarmati, e a costoro vanno aggiunti tremila morti e centinaia di arrestati. Ma la Cina di oggi, ha detto Prodi, non è più quella di Tienanmen. Le autorità cinesi, a dir il vero, ancor oggi definiscono quegli eccidi come «sommosse controrivoluzionarie». Ci sono circa duecento persone che a distanza di diciassette anni sono ancora incarcerate per quei fatti, e molti familiari delle vittime subiscono pressioni o vengono periodicamente arrestati, tanto che per spostarsi o lasciare la città debbono ottenere dei permessi speciali. Fan Zheng, nel 1989 studente di fisiologia dello sport, fu amputato di ambedue le gambe sotto un carrarmato, e gli agenti della sicurezza pubblica lo interrogano regolarmente ancor oggi. Ogni 4 giugno, giorno in cui le famiglie di Tienanmen piangono i loro morti,militari e poliziotti in borghese sorvegliano attentamente le loro case affinché stiano in silenzio. Malgrado gli interventi della comunità internazionale, le autorità cinesi non hanno mai preso in considerazione nessun appello alla giustizia e hanno sempre bloccato ogni fondo umanitario proveniente dall'estero. La parola Tienanmen è inibita dai sistemi di ricerca dei computer cinesi. Ma la Cina di oggi, ha detto Prodi, non è più quella di Tienanmen.
LAOGAI (da "Il Giornale", 20/9/06, Filippo Facci)
Esercitazione per l'esame di giornalismo. Il candidato consideri che: 1) Durante la seconda guerra mondiale, in Germania, quasi 8 milioni tra civili e prigionieri di guerra furono deportati per essere impiegati nell'industria tedesca. Erano praticamente degli schiavi. Poi, dal 1938, anche i campi di concentramento acquistarono un peso crescente nell'economia nazionale: nell'inverno del 1941 l'utilizzo dei prigionieri per lavoro coatto divenne preponderante,e i campi, oltre a luoghi di detenzione, divennero sedi contrassegnate da condizioni e ritmi inumani; 2) In Cina, nei primi anni Cinquanta, furono ideati dei campi di rieducazione e concentramento in cui dissidenti veri o presunti, perlopiù arrestati per reati politici o di opinione, venivano rinchiusi senza un'imputazione precisa e senza nessun genere di processo: non si trattava di prigioni, ma di autentici campi di lavoro, ideati da Mao, che in condizioni aberranti (proibito parlare, proibito pregare, niente cibo se non produci abbastanza) divennero un pilastro dell'economia cinese. Erano praticamente degli schiavi. Ciò posto, il candidato ha tre millesimi di secondo per indicare quale dei due sistemi di lavoro viva ancor oggi, e produca merce che giunge sino a noi. Ne indichi pure, se possibile, il nome.
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