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Mortadella in Cina

COPPA DEL MONDO ALLA CINA (PER IL PING-PONG?)

Ma avete visto cosa stanno combinando con la Coppa del Mondo? L'allegra banda di compagni ubriaconi (eh magari fossero ubriachi! Perchè le ubriacature passano, loro invece sono proprio così, ubriachi ci rimangono), ovvero 400 PERSONE (che paghiamo noi, 1.400 euro di tasse in più all'anno solo per luce e gas) tutte sorridenti ed entusiaste, piene di ammirazione per i progressi della Cina, hanno portato la Coppa fino a là dentro a una borsa ( ! ), senza nessuna procedura per passare la dogana (si vede che hanno pensato: andiamo nel paese della contraffazione, delle robe copiate, portiamola così, magari ci fanno 'na copia così noi ci teniamo l'originale...). Il risultato è che gli allegroni ora sono tornati indietro e la Coppa è rimasta là, senza poter tornare indietro fino a quando verrà risolta la questione. Questi si complicano la vita per qualsiasi cosa, anche la più banale, me sembrano l'Inter! (che non a caso ogni tanto ha lo sponsor sulla maglietta scritto in cinese...). Ovviamente poi il Mortadella si è preso anche il merito del viaggio, che invece era già stato programmato da Silvio. Mentre il Mortadella era tutto euforico, delirando frasi a sproposito, un vescovo cattolico veniva arrestato. E il bello è che so di molta gente che vota Prodi "PERCHE' E' CATTOLICO"... Lui invece si beava pacificamente, non curante, o meglio, visto che non sa mai niente, ignorante di piccolezze fuori dalla sua miope vista, che in Cina consistono in: negazione dei diritti civili e di libertà di religione, diritti non riconosciuti ai lavoratori, esecuzioni sommarie, 1.316 Laogai (campi di concentramento) per rinchiudere dissidenti, religiosi, disoccupati, tutti da sfruttare, frequenti e sanguinose repressioni religiose, Chiesa cattolica clandestina alla quale appartengono 8 milioni di persone, tutte in costante rischio di arresto, vescovi spariti nelle carceri il tutto perchè sono persone che non appartengono al culto comunista, poi censura usata come routine, ogni protesta viene repressa, internet compreso, io ad esempio in Cina non potrei neanche esistere.

Cina? Molto meglio il Giappone, tra l'altro paese di grandi tradizioni.

www.kojiro-hiyuga.blogspot.com

www.libero-news.it

DIRITTI DISUMANI (da "Il Giornale", 19/9/06, Filippo Facci, mitico)
"E il professore adesso vuole riarmare la Cina"

Romano Prodi, nei giorni scorsi, si è detto favorevole all'abolizione dell'embargo sulle esportazioni di armi verso la Cina, misura che fu decisa dall'Unione Europea dopo i fatti di Tienanmen. Nel 1989, ricordiamolo, morirono centinaia di civili uccisi a fucilate o schiacciati dai carrarmati, e a costoro vanno aggiunti tremila morti e centinaia di arrestati. Ma la Cina di oggi, ha detto Prodi, non è più quella di Tienanmen. Le autorità cinesi, a dir il vero, ancor oggi definiscono quegli eccidi come «sommosse controrivoluzionarie». Ci sono circa duecento persone che a distanza di diciassette anni sono ancora incarcerate per quei fatti, e molti familiari delle vittime subiscono pressioni o vengono periodicamente arrestati, tanto che per spostarsi o lasciare la città debbono ottenere dei permessi speciali. Fan Zheng, nel 1989 studente di fisiologia dello sport, fu amputato di ambedue le gambe sotto un carrarmato, e gli agenti della sicurezza pubblica lo interrogano regolarmente ancor oggi. Ogni 4 giugno, giorno in cui le famiglie di Tienanmen piangono i loro morti,militari e poliziotti in borghese sorvegliano attentamente le loro case affinché stiano in silenzio. Malgrado gli interventi della comunità internazionale, le autorità cinesi non hanno mai preso in considerazione nessun appello alla giustizia e hanno sempre bloccato ogni fondo umanitario proveniente dall'estero. La parola Tienanmen è inibita dai sistemi di ricerca dei computer cinesi. Ma la Cina di oggi, ha detto Prodi, non è più quella di Tienanmen.

LAOGAI (da "Il Giornale", 20/9/06, Filippo Facci)

Esercitazione per l'esame di giornalismo. Il candidato consideri che: 1) Durante la seconda guerra mondiale, in Germania, quasi 8 milioni tra civili e prigionieri di guerra furono deportati per essere impiegati nell'industria tedesca. Erano praticamente degli schiavi. Poi, dal 1938, anche i campi di concentramento acquistarono un peso crescente nell'economia nazionale: nell'inverno del 1941 l'utilizzo dei prigionieri per lavoro coatto divenne preponderante,e i campi, oltre a luoghi di detenzione, divennero sedi contrassegnate da condizioni e ritmi inumani; 2) In Cina, nei primi anni Cinquanta, furono ideati dei campi di rieducazione e concentramento in cui dissidenti veri o presunti, perlopiù arrestati per reati politici o di opinione, venivano rinchiusi senza un'imputazione precisa e senza nessun genere di processo: non si trattava di prigioni, ma di autentici campi di lavoro, ideati da Mao, che in condizioni aberranti (proibito parlare, proibito pregare, niente cibo se non produci abbastanza) divennero un pilastro dell'economia cinese. Erano praticamente degli schiavi. Ciò posto, il candidato ha tre millesimi di secondo per indicare quale dei due sistemi di lavoro viva ancor oggi, e produca merce che giunge sino a noi. Ne indichi pure, se possibile, il nome.

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