C'è grande crisi, ma per Natale spendete almeno 49 euro in libri alla Mondadori, entro il 3 dicembre, vi regalano un abbonamento a una rivista di Silvio (Panorama, Donna Moderna, Tv Sorrisi&Canzoni, Travel, Flair, Cosmopolitan) per 3/6 mesi:
www.bol-support.bol.it/bol/prtr/mondadori/premi.htm
Trai i libri, ne consiglio un altro: "Ve li racconto io" di Roberto Gervaso (446 pagg., 18 euro), in cui scrive anche di Indro Montanelli, che mi somigliava un po' :)
"Scrive a velocità astrale, senza un'esitazione. Ama gli aneddoti e quelli con cui condisce gli articoli sono spesso inediti. Prende per mano il lettore dalla prima all'ultima riga, senza farlo sbadigliare, ma divertendolo, e divertendosi con lui. Gli ammicca per renderlo complice di una battuta o di una rivelazione. Non è un uomo facile e, come tutti gli uomini di carattere, ha un cattivo carattere, che diventa pessimo quando deve fare qualcosa controvoglia o discutere con i cretini. Non ha peli sulla lingua e non intinge la penna nell'inchiostro neutro (lo dico sempre che l'imparzialità non esiste... - n.d.P.G. ). Dice quello che pensa".
Montanelli: "Quest'Italia, che delusione".
"11 gennaio 1994. Indro Montanelli ha lasciato "Il Giornale" in polemica con Berlusconi. La sinistra gongola: ne farò il suo nuovo eroe (poi scriverà per anni sul Corriere... - n.d.P.G.), il suo nuovo santo patrono, immemore che (sbianchetto!), fino a ieri, gli aveva dato del conservatore, del reazionario, del fascista. Anzi, dello "sporco fascista". Indro poteva anche rompere con il Cavaliere, ma non doveva buttarsi tra le braccia di chi, per lustri, lo aveva messo in croce e all'indice".