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MONTANELLI: "ODIO I FRANCESI"


statua di Montanelli a Milano

Ecco la parti migliori dello spettacolare articolo su Indro Montanelli da Fucecchio :) in edicola oggi su Libero:
"...Sono stato anche al Louvre. Tra i numerosi autori che Napoleone ha rubato all'Italia e alla Grecia, Delacroix è l'unico francese che non stoni eccessivamente. Come vedi, l'è magra. E più magra ancora, se pensi all' enorme inospitalità dei francesi (e dire che ho voluto tanto bene!) e al loro modo di fare che vorrebbe essere inglese e che perciò prende quegli atteggiamenti grotteschi di certi falsi dandies che credono il dandismo una cosa puramente esteriore, meccanica, superficiale (NON SONO CAPACI DI FARE GLI INGLESI !!!). Io mi sono legato solo di buona amicizia ad alcuni studenti greci (c'è poco da sorridere: fra le molte vere cose inverosimili, esistono anche dei gentiluomini greci), di bella intelligenza, di spirito comprensivo e di larga cultura. E' strano come anche loro, che pure vivono qua da anni, non abbiano amicizie francesi; e più strano ancora il senso d'esilio che tutti noi stranieri sentiamo... Mi sono annoiato di Parigi e della vita parigina. Ho imparato una sola cosa: a odiare i francesi e a disprezzarli, perchè questi sudici non ci perdonano di esser costretti ad ammirarci... Modestia a parte, ho compiuto atti di coraggio e d'italianità all'Università e fuori, ribattendo costantemente e duramente gl'insulti che a noi italiani vengono mossi... Qui mi hanno isolato come un bacillo di peste..."

STANDING OVATION FOR MONTANELLI...
MITO !!!!!!!!!!!

Non a caso il blogiornale l'ho dedicato a lui e al Papa polacco Wojtyła.

Qui ci sta bene un flashback.
Dal libro "Ve li racconto io" di Roberto Gervaso (446 pagg., 18 euro), in cui scrive anche di Indro Montanelli, che mi somigliava un bel po' :)
"Scrive a velocità astrale, senza un'esitazione. Ama gli aneddoti e quelli con cui condisce gli articoli sono spesso inediti. Prende per mano il lettore dalla prima all'ultima riga, senza farlo sbadigliare, ma divertendolo, e divertendosi con lui. Gli ammicca per renderlo complice di una battuta o di una rivelazione. Non è un uomo facile e, come tutti gli uomini di carattere, ha un cattivo carattere, che diventa pessimo quando deve fare qualcosa controvoglia o discutere con i cretini (ERA ESATTAMENTE COME ME :). Non ha peli sulla lingua e non intinge la penna nell'inchiostro neutro (LO DICO SEMPRE CHE L'IMPARZIALITA' NON ESISTE ! ). Dice quello che pensa" (OK, MONTANELLI SONO IO :).
Montanelli: "Quest'Italia, che delusione" (Sì, SONO IO :).
"11 gennaio 1994. Indro Montanelli ha lasciato "Il Giornale" in polemica con Berlusconi. La sinistra gongola: ne farà il suo nuovo eroe, il suo nuovo santo patrono, sinistra immemore che (TIPICO SBIANCHETTO ! ), fino a ieri, gli aveva dato del conservatore, del reazionario, del fascista. Anzi, dello "sporco fascista".


Montanelli e la sua macchina da scrivere, la "Lettera 23"