Come sapete, a meno che stiate leggendo questo post in vacanza sulle isole Tuvalu, è morto Michelangelo Antonioni.
Su Rete 4 stasera era in programma "La soldatessa alle grandi manovre" con Edwige Fenech e Jean Todt (Alvaro Vitali), ma Emilio Fede ha prontamente cambiato palinsesto e stanno trasmettendo "Deserto rosso" di Antonioni, con Monica Vitti e il mitico Richard Harris.
"...si fa tentare da un'avventura con lui, ma così non fa che peggiorare il suo stato di crisi: il sogno di fuggire su una spiaggia deserta è il solo e insufficiente sbocco alla propria profonda depressione. Pessimistica e datatissima riflessione sull'incapacità della borghesia di uscire dalla propria gabbia esistenziale. Il primo film a colori di Antonioni".
Ricordiamo tra i suoi altri film "Blow up", "Professione: reporter" e "Zabriskie point", cui gli Oasis si sono ispirati per questo video, "Who feels love?":
Un paio di nuovi blog:


























clicca per firmare. La tradizione europea ha le sue radici nell'antica Grecia. Detto questo, ho un libro intitolato "La Repubblica", ma per fortuna non c'entra niente con il quotidiano di sinistra... eh eh... L'ha scritto un filosofo greco, un certo PLATONE, qualcosa come 2500 anni fa (già allora si erano accorti di certe cose...altri invece non se ne accorgono neanche oggi...). Dice che la democrazia può scomparire (leggo un passo): "...quando il cittadino accetta che, di dovunque venga, chiunque gli capiti in casa possa acquistarvi gli stessi diritti di chi l'ha costruita e che c'è nato; quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi...". Che ci fosse già Mortadella nell'antica Grecia?








