L'Avana - Obama contro Bush. Un altro passettino verso il disgelo con i cubani. Il nuovo presidente americano ha ordinato di smatellare il tabellone anti-Castro a L'avana. Simbolo della discordia fra Washington e la Cuba di Fidel Castro, il tabellone luminoso che le autorità cubane non potevano toccare campeggiava dal 2006, per volere di George W. Bush, sopra la sezione d’interessi statunitense ben in vista dalla spiaggia della capitale cubana, facendo scorrere 24 ore su 24 slogan e notizie anti-castristi. Ora, segno della timida distensione fra Washington e l’Avana, il tabellone è stato spento e lo conferma il dipartimento di stato Usa. Spento a giugno Il portavoce del ministero degli esteri americano Ian Kelly, citato dai siti online di Cnn e Bbc, ha detto che il tabellone, simile a quello che campeggia su Times Square a New York, è stato spento in giugno perchè considerato non più efficace come strumento per far avere notizie ai cubani. Il tabellone faceva scorrere giganteschi caratteri rossi, alti un metro e mezzo, per tutta la lunghezza dell’edificio, con frasi celebri sulla libertà, quali "ho fatto un sogno che un giorno questa nazione sorgerà" di Martin Luther King, o "nessun uomo è così speciale da governare un altro uomo senza il consenso di quest’ultimo" di Abraham Lincoln, e così via. La marcia di Fidel Il tabellone aveva fatto infuriare Fidel, che fece marciare un milione di persone attorno alla sezione d’interessi americana e fece erigere, per coprirlo, un contro-tabellone anti-Usa e 138 grandi bandiere nere, quante le vittime cubane della "aggressione" americana contro l’isola. Le barriere erette da Cuba avevano in qualche modo avuto effetto, perché fino a oggi nessuno si era accorto che il tabellone era stato spento il mese scorso. Obama switched off the anti-Castro news in Cuba, that had Martin Luther King quotes as well, it was Bush putting them there. Obama is losing the high percentage of people with him.
Obama spegne il tabellone di news contro il regime di Fidel Castro
























clicca per firmare. La tradizione europea ha le sue radici nell'antica Grecia. Detto questo, ho un libro intitolato "La Repubblica", ma per fortuna non c'entra niente con il quotidiano di sinistra... eh eh... L'ha scritto un filosofo greco, un certo PLATONE, qualcosa come 2500 anni fa (già allora si erano accorti di certe cose...altri invece non se ne accorgono neanche oggi...). Dice che la democrazia può scomparire (leggo un passo): "...quando il cittadino accetta che, di dovunque venga, chiunque gli capiti in casa possa acquistarvi gli stessi diritti di chi l'ha costruita e che c'è nato; quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi...". Che ci fosse già Mortadella nell'antica Grecia?








