Veltroni ha copiato anche il "si può fare" dal cinema (è un grande esperto del mondo della fiction, solo che scrive libri pieni di errori...), precisamente dal film Frankenstein junior di Mel Brooks.
Lo grida Gene Wilder quando realizza che l'esperimento volto a ridare vita a corpi inanimati può essere realizzato. Allora cuce insieme braccia, gambe e tutti gli organi presi qua e là. Il risultato: un mostro. Così Veltroni, anzi, doktor Veltronstein, sta cercando di creare il suo mostro, mettendo insieme, alla meno peggio, pezzi di ex partiti e "società civile", così poco compatibili che la crisi di rigetto è assicurata. Nel film poi, un problema è quello di dare al mostro un'anima. E nella "realtà" del PD (così si chiama la creatura del Dr. Veltronstein), il risultato sarà lo stesso del film: Abnormal. Perchè il nostro Veltronstein pretende di dare vita a un essere con più anime posticce, quasi tutte ormai corrotte dal tempo: comunisti, democristiani di ferro, ecc. Il trailer lo abbiamo già visto con Prodi. Infatti, l'epilogo sarà certamente più vicino a quello della versione originale di Mary Shelley: il mostro si rivolterà contro il proprio creatore Veltronstein. Però, poi, caro Walter, arriva "the end", e tutti a casa.
L.B.