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Emergency o eMERDEncy?

Ci sono persone che - purtroppo lo scoprirete solamente dopo - sfruttano le disgrazie altrui per avvantaggiarsi, economicamente e/o politicamente.
Ho sentito che in questi giorni c'è una manifestazione di Emergency contro la guerra. BENE, BELLO, dice la persona ingenua.
Innazitutto, era un po' di tempo che non ne facevano una. Si vede che le missioni di pace di Silvio sono guerre, invece quelle che ha continuato e inventato altre la sinistra sono guerre con le armi GIOCATTOLO (per non parlare della guerra vera e propria della sinistra nel '99 nei Balcani).
Emergency è uno degli sponsor dell'Inter, il cui proprietario è, come lo chiamo io, "il petroliere comunista" Moratti (qualche anno fa voleva candidarsi sindaco di Milano per la sinistra).
E qui bisogna aprire gli occhi.

Obiettivo delle Organizzazioni Umanitarie nelle situazioni di guerra dovrebbe essere quello di aiutare i civili SENZA DISTINZIONI. Una funzione alta e nobile che ricorda ai belligeranti che siamo TUTTI ESSERI UMANI, che vi sono comunque aspetti in comune anche tra "i peggior nemici". E' l'altra faccia delle regole di guerra, per lo più rifondate dopo l'ultima guerra mondiale, secondo le quali persone o istituzioni civili non devono essere obiettivo di azioni militari. Queste invece, anche quando condotte con grande attenzione e tensione morale come nel caso di Israele, finiscono spesso per determinare morti nella popolazione e per distruggere edifici "non militari". Il bilancio in Libano e a Gaza, ad esempio, è senza dubbio drammatico e viene descritto in alcuni numeri di "The Lancet", prestigiosa rivista internazionale di medicina. E' inaccettabile tuttavia che organizzazioni umanitarie e riviste scientifiche ABBANDONINO la posizione terza di NEUTRALITA'. Questo è successo ad esempio con l'esclusione per anni dalla Croce Rossa interenazionale dell'analoga sigla israeliana o, come nel caso di "Lancet", condannando una sola parte (di solito Israele, guarda un po' il caso) senza ricordare le responsabilità dell'altra. Senza ricordare ad esempio l'impiego dei civili e delle loro abitazioni come scudo da parte dei terroristi (se avete seguito la guerra quest'estate, c'era un esempio lampante). E' successo persino che ambulanze abbiano dato passaggi di nascosto a terroristi di Hamas "in missione". Le critiche a questa gente sono indispensabili.

DARFUR? QUALE GENOCIDIO?

A proposito di Emerdency (lapsus freudiano).
Ho letto che in un telegiornale della Rai hanno intervistato il Gino Strada fondatore di Emergency. Il giornalista gli fa: "Cosa pensa del genocidio che si sta perpetrando nel Darfur?". E il Gino: "Quale genocidio? E' tutta un'invenzione giornalistica". Vai Ginone!

E' straordinario scoprire che a negare il genocidio in Darfur (oltre 200.000 vittime, ad oggi) sono rimaste solo due persone al mondo: il presidente del regime islamista di Khartoum, Omar Hassan Al Bashir, e Gino.
Gino va esponendo da tempo - per esempio sul sito di Democracy Now ! - la rimarchevole tesi che "non c'è affatto un genocidio in Darfur, c'è solo un conflitto a bassa intensità che si trascina da 20-25 anni". Pensate un po', soltanto tre mesi orsono (agosto 2006) il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che autorizza la creazione di una forza di pace per il Darfur. Il paradosso è - come ci ricorda l'editoriale del New York Times dell'11 settembre 2006 dal titolo piuttosto significativo "15 giorni per salvare il Darfur" - che tale forza di pace potrà essere dispiegata solo con il consenso del governo sudanese. "Il che significa - scrive il NYT - permettere al regime responsabile per questo genocidio di decidere se le uccisioni continueranno oppure no". Human Rights Watch ha lanciato una campagna urgente invitando a diffondere questo editoriale del NYT. E tutte le maggiori agenzie umanitarie internazionali, da Amnesty International a Médicins sans Frontières (a proposito, ma Gino non era un medico?), hanno sottoscritto un documento in cui si ribadisce la definizione di "genocidio" per i musulmani neri del Darfur massacrati dai musulmani arabizzati sostenuti dal governo sudanese. Ora, il fatto che il signor Strada non soltanto neghi un crimine così efferato, ma che sia arrivato a piantare le sue tende in mezzo ai carnefici, fa sorgere una curiosità: quelli che sostengono il marchio Emergency sono consapevoli di che cavolo di associazione "umanitaria" stanno sostenendo????????????!!!!!!!!!!!!!!!

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Quell'ex pilota di motociclismo, mi sembra si chiami Loris Reggiani, che commenta i Gran Premi accanto a Guido Meda, spesso indossa magliette di Emergency, però tutti dicono "è simpatico" eh. Continua a far strafalcioni in italiano, credo sia una lingua straniera per lui, un ignorante a 359° gradi, tranne che per il motociclismo. Un altro intelligentone che sostiene eMERDEncy.

Il governo del Ruanda ha deciso di aprire un'inchiesta sul ruolo della FRANCIA nel genocidio del 1994 in cui furono uccise 800.000 persone. I soldati francesi permisero e incoraggiarono il massacro dei tutsi.
Il genocidio forse è lo sport preferito dai francesi, il più famoso dei quali in seguito alla rivoluzione francese (in Vandea, contro i contro-rivoluzionari).